Cosa fare se il Mal di Testa non passa?

Vuoi che il Mal di Testa diventi il Tuo normale modo di vivere?

Il punto di vista Olistico può tornarci utile per trattare questa problematica in modo più ampio: dopo aver visto nello scorso articolo come si forma questa problematica, vediamo come il Nostro corpo si comporta dal punto di vista degli altri lati del Triangolo della Salute.

I disturbi che si presentano Nostro corpo in realtà hanno origine da disturbi che si presentano Nostro corpo in realtà hanno origine da componenti multifattoriali: che siano sintomi emotivi, fisici o alimentari, questi provocano posture scorrette, tensioni a livello muscolare, blocchi diaframmatici. Liberare il corpo da queste costrizioni ci aiuterà a correggere alcune posizioni di stress e recuperare vitalità e Ben-Essere.

Attenzione: i dati riportati non sostituiscono l’indagine medica e si riferiscono alle cefalee primarie.

APPROCCIO PSICOSOMATICO

La psicosomatica ha come obbiettivo quello di aiutare l’essere umano negli aspetti psicologici e corporei. In psicosomatica la testa è vista come sede della coscienza, del pensiero e della ragione.

Ogni mal di testa e ogni persona hanno caratteristiche profondamente diverse, ma possiamo fare alcuni esempi per capire cosa possono provocare il mal di testa.

Claudia Rainville, nel suo libro “Metamedicina, Ogni sintomo è un messaggio”, trova nelle “emozioni represse, trattenute”, la causa di questa problematica, e aggiunge che queste persone “hanno sviluppato una tale capacità di controllo delle proprie emozioni da sentirsi spiazzate quando una di esse tenta di emergere”.

F. Reichmann ritiene che i pazienti emicranici rappresentino l’espressione di un’opposizione fra razionalità e sentimento (emozione), che proverrebbe in famiglie piene di convenzioni e con orgoglio e rigidità. In questi casi, la persona si trova costretta a controllare l’aggressività. Quando questa aumenta, si scarica in un attacco emicranico perché, se andasse verso l’esterno, la persona verrebbe punita con l’allontanamento dalla famiglia.

Secondo Marty, soffriamo di mal di testa perché questa sarebbe una “difesa psicosomatica” verso un pensiero che può destabilizzare l’idea che ha la persona di sé. Wolff, oltre ad essere d’accordo con questa affermazione, ci informa che tratti caratteriali come la rigidità, perfezionismo e ambizione provochino sentimenti di aggressione repressa che sfocia in emicranee.

Dalle parole di questi autori possiamo intuire che bisogna capire la storia della persona e quali comportamenti e difese ha messo in pratica nella sua vita che hanno causato questa problematica.

APPROCCIO ALIMENTARE

Anche l’alimentazione può provocare episodi cefalici:

  • Cibi difficili da digerire hanno effetto vasodilatatore: questo provoca un aumento di flusso sanguigno a livello cerebrale, con conseguente “pressione” sui nervi cranici e la comparsa della cefalea. I cibi in questo caso sono ad esempio: cioccolato, fritti e caffè e the in gran quantità.

  • Alcool: può provocare il classico mal di testa “dopo sbronza”, ma non solo. Infatti in alcune persone che già soffrono di mal di testa, una piccola assunzione di alcool può creare mal di testa.

  • Tabagismo: in questo caso si ha un minor apporto di ossigeno nel corpo che provoca vasodilatazione e conseguente mal di Testa.

  • Cibi freddi o caldi: le temperature “estreme” di alcuni cibi, provocano vasodilatazione e successivo mal di testa.

  • Cibi conservati, che contengono conservanti, causa per molti di cefalea.

Il cibo può però essere usato anche come rimedio naturale, per aiutare la terapia (o in alcuni casi anche in sostituzione di essa):

  • Ricerche scientifiche ci riferiscono che bere acqua aumenta la produzione di endorfine, e quindi alza la soglia del dolore (si parla infatti molte volte di cefalea da disidratazione).

  • Cibi che contengono Omega 3, con proprietà antinfiammatorie. Questi grassi sono contenuti nel pesce azzurro, come sardine, salmone, sgombro.

  • Zenzero, antidolorifco naturale e antinfiammatorio.

  • Cibi con magnesio e potassio (ad esempio le mandorle) si è visto che sono molto utili nelle cefalee mestruali.

  • Sono consigliate anche tisane con effetto rilassante e calmanti (ad esempio melissa, camomilla e valeriana).

  • Frutta e verdura, fonte di vitamine, sono antiossidanti naturali, che aiutano nella prevenzione del mal di testa.

Per sapere la quantità consigliata e come assumere al meglio questi cibi, consiglio sempre l’aiuto da parte di un dietologo o un nutrizionista.

APPROCCIO RIFLESSOGENO

La nostra medicina ci dà tutte le chiavi per risolvere una problematica, ma molte volte non ci spiega quale può essere la possibile causa. E qui entra in gioco la Medicina Tradizionale Cinese (da qui in poi M.T.C.), che ci può dare un’altra chiave di lettura dei vari problemi. Quello della M.T.C. è un argomento ampio: scopo di questa sezione vuole essere il far capire quali sono gli aspetti salienti di questa filosofia e come questi si collegano con la nostra filosofia occidentale.
Per la M.T.C. le problematiche si creano per colpa di eccessi o carenza di energia all’interno di un Organo. Questo perde la sua stabilità (omeostasi) e crea dapprima delle problematiche solo energetiche che a lungo andare possono creare danni funzionali fino a creare patologie all’Organo vero e proprio (e a tutte le “caratteristiche” legate all’Organo). Per esempio, vediamo ora il collegamento fra il Fegato, come viene definito nella M.T.C. e come questo possa essere spiegato con termini della nostra medicina.

Fegato e Vescicola Biliare (Elemento Legno). In M.t.c. associamo quest’Organo alla Pianificazione, al prendere Decisioni, all’emozione della Rabbia.  Prendo come spunto per la mia spiegazione la Rabbia: parliamo di eccesso in casi in cui questa emozione viene scaricata verso l’esterno, oppure di carenza se tendenzialmente ci teniamo tutto dentro o anche se non vogliamo far vedere il fatto di essere in disaccordo. Questo nostro modo di porci alla vita può provocare in noi sentimenti di frustrazione e farci provare ancora più rabbia perchè le cose non vanno come noi le avevamo programmate o non riusciamo più a prendere decisioni, o ci sentiamo stanchi, “sfibrati”. Tutto questo si traduce in contrazioni della muscolatura e problematiche legate a quest’Organo. Contrazioni e problematiche avvengono “grazie” ai legamenti che si “irrigidiscono” (in questo caso specifico i legamenti triangolari, coronario, falciforme e rotondo).

Se parliamo in termini solo sintomatici, la M.T.C. Ci da per esempio queste correlazioni: l’emicrania è collegata alla Cistifellea, la cefalea premestruale collegata al Fegato.

Saranno inoltre utile trattare i seguenti punti per un Trattamento generale del Mal di Testa: Cerniera cervicale, 2/3/58V, 23Tr , 36/37/39Vb , 22Vg, 20Vg, 4Gi in abbinamento con il riequilibrio della persona.

A causa di dolore, rigidità muscolare o infiammazione, certe volte può essere difficile il trattamento diretto nella zona della Cefalea.

La riflessologia permette un trattamento per risolvere questa problematica senza trattare direttamente la zona.
Se utilizziamo la Riflessologia, sarà utile, oltre il Trattamento di riequilibrio, la stimolazione di:

  • Plesso Solare (piede): zona del corpo che è collegata con la “parte emozionale” del nostro corpo. Trattarlo ci può aiutare a ridurre gli stati ansiogeni e diminuire lo stress.

  • Parte mediale del piede. Questa zona corrisponde alla colonna vertebrale (e le sue curvature). Trattare questa zona aiuta il riequilibrio della colonna e quindi è utile in tutte quelle persone la cui causa è la postura.

  • Alluce: qui è situata la zona cervicale, causa della muscolatura tensiva (in passato non a caso era chiamata cefalea muscolo occipito tensiva, l’occipite è situato nella parte bassa del cranio e collegato alla colonna cervicale e i suoi muscoli).

  • Esistono inoltre delle aree sulla schiena che si possono stimolare: ad esempio, a livello della 7a vertebra cervicale, troviamo l’area collegata alla cefalea muscolo occipito tensiva.

Queste aree vengono di solito trattate nei casi in cui il dolore sia talmente forte da non permettere di trattare la zona direttamente.

QUALI MUSCOLI COLPISCE LA CEFALEA TENSIVA?

Molte persone riferiscono rigidità o dolore muscolare, uniti ai sintomi che abbiamo elencato in precedenza. Infatti, questa cefalea può essere associata a una tensione a livello della muscolatura. I gruppi muscolari colpiti sono:

  • muscoli della fronte,

  • muscoli delle tempie,

  • muscoli masticatori e mandibolari (pterigoideo e masseteri),

  • muscoli cervicali (splenio del capo, sternocleidoccipitomastoideo e il trapezio).

Ognuno di questi muscoli si irrigidisce per posture o abitudini che eseguiamo abitualmente ogni giorno. Ad esempio, il libro “La terapia dei Trigger point”, ci dice che:

  • Massetere: postura avanzata della testa, respirazione cronica effettuata con la bocca, stringere o dirignare i denti, rosicchiare le unghie, stress psicologico, traumi causati da colpo alla testa, sedute lunghe dal dentista. I trigger point (punti dolorosi) possono attivarsi anche perchè collegati alla tensione di altri muscoli. Nel caso del massetere andremo allora a verificare lo stato di SCOM e trapezio.

  • Trapezio: per avvalorare la tesi delle posizioni ripetute nel tempo, questo muscolo si irrigidisce a causa di posizioni in cui la nostra testa è verso il basso ed è accompagnata da un sollevamento delle spalle. Anche traumi come il colpo di frusta possono creare rigidità muscolari. Il dolore creato da questo muscolo normalmente è nella parte laterale del collo, nella parte laterale del capo, mandibola e da metà schiena fino alla base del capo (passando lateralmente per la spalla)

  • Spleni: dolore che si irradia verso l’alto e fino alla base del collo. Inoltre provoca dolore al cranio, agli occhi.

Il trattamento dei trigger point può essere effettuato in digitopressione, dopo un’attenta valutazione del paziente, in cui si cercheranno i muscoli in maggior tensione. Altro importante alleato rimane l’allungamento muscolare, che permette al Nostro corpo di rimanere di tornare il più possibile in una situazione di “normalità”.

N.B. I gruppi muscolari descritti sono puramente indicativi, in quanto potremmo trovare trigger point in muscoli molto distanti da quelli descritti. Per i più curiosi, un esempio è quello del trapezio, che potrebbe “attivare” punti dolorosi nell’elevatore della scapola o nel sovraspinoso, che sono muscoli la cui azione è da ritenere facente parte dell’articolazione della spalla.

Può essere inoltre utile il Trattamento del Diaframma, che come abbiamo già visto è collegato con parti del corpo come la zona cervicale (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di testa). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , darci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.

TRATTAMENTO CON LA R.P.B.

Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con il Miofasciale). Ogni mal di testa ha il suo muscolo associato, per citarne alcuni possiamo ricordare: il trattamento del trapezio può provocare sia cefalea temporale che occipitale, una cefalea situata in alto sulla testa può essere provocata invece da splenio del capo.

Può essere inoltre utile il Trattamento del Diaframma, che come abbiamo già visto è collegato con parti del corpo come la zona cervicale (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di testa). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.

Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.

La Riflessologia Posturale Biodinamica permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia. 

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Lorenzo Benetti

Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,

 P.IVA 03723580274

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