E se il dolore all’anca non passa? – Alimentazione e Psicosomatica

Anca e Psicosomatica

Se pensiamo al nostro corpo come a una macchina, il piano psicosomatico corrisponde alla parte “elettronica” dell’auto. Possiamo avere una carrozzeria fiammante (l’apparato muscolo-scheletrico) e il pieno di carburante (alimentazione), ma se si accendono continuamente spie nell’auto (dolori e problematiche), il Nostro corpo si ritroverà a funzionare male, consumando di più, o proprio non funzionare. Tutto questo accade quando teniamo dentro o “vomitiamo” la nostra rabbia verso l’esterno, quando siamo stressati “ma non molliamo”, quando siamo ansiosi “ma tanto prendo un ansiolitico e via”, quando siamo impauriti (ma non devo farlo vedere!), ecc. Qualunque sia la problematica (conscia o inconscia) le conseguenze saranno rigidità muscolari o articolari: questo avviene perché i problemi che la nostra vita ci porta ad affrontare ci distolgono dal sentire come il nostro corpo si sta muovendo, ci porta a fare dei movimenti scorretti che possono portare, a lungo andare, a problematiche quali artrosi, artriti, problemi alla cartilagine, infiammazioni, fratture, ecc.

In psicologia le correlazioni corpo-mente sono da tempo conosciute, e vengono studiate dalla psicosomatica.

Nel suo libro “Metamedicina, ogni sintomo è un messaggio”, la dott.ssa Rainville parlando di questa articolazione ci informa che “le anche rappresentano la nostra determinazione ad andare avanti”. In altre parole, i dolori alle anche sarebbero correlati all’indecisione: semplicemente ci ritroviamo divisi, una parte di noi vorrebbe andare da una parte e un’altra parte vorrebbe andare in un’altra direzione. Il movimento viene così “bloccato” e questo può portare anche a dolori alle gambe e alla schiena. E se non crediamo alla psicosomatica, questo è stato confermato dal collegamento che esiste grazie all’apparato nervoso fra zona lombare, anche e gamba (vedi articolo dell’anatomia dell’anca).

Un’altra chiave di lettura è data dal fatto che l’anca è una delle articolazioni più mobili del nostro corpo, mobilità che è collegata alla nostra capacità di stare nel mondo di tutti i giorni e la mobilità nel nostro mondo interno.

Anche che possono essere collegate anche all’altra sua importante funzione: abbandoni, rifiuti o altri accadimenti improvvisi nella nostra vita possono farci perdere “in stabilità”.

Anca e “Alimentazione”

Un’altra possibile causa dei problemi alle anche è dovuta dal sovrappeso. Infatti, maggior peso si traduce anche in maggior carico sulle anche, che vanno incontro più facilmente a usura e dolori. Questo è spiegato semplicemente dalle leggi della fisica: ogni kg in più nel nostro corpo viene moltiplicato per 6 volte su questa articolazione. Se non ci credete che chili di troppo non facciano così male, fatevi una settimana con uno zaino sulle spalle con 5/10 kg e poi fatemi sapere come va!

Ribadiamo nuovamente il concetto: l’alimentazione è il carburante della Nostra macchina. Se immettiamo un carburante di bassa qualità nel Nostro corpo, questo andrà più facilmente incontro a stress: più raffinato sarà il Nostro cibo, più sarà difficile digerirlo.

Inoltre, se introducessimo, per esempio, della benzina nel motore a gasolio, la nostra macchina si ingolferebbe. Quindi, immettendo il cibo sbagliato nel Nostro corpo, questo lavorerebbe male: meteorismo, gastriti o simili. Il mio consiglio è quello di rivolgerVi sempre a dietologi o dietisti qualificati, che personalizzino un piano per Voi.

Ci sono molti fattori che possono cambiare la Nostra alimentazione. Ad esempio, quello che mangiamo in adolescenza potrebbe farci male in età più avanzata. Inoltre, possono esserci dei cibi più difficili da digerire per colpa di alcune allergie o intolleranze o altre problematiche: per es., la mia dietologa mi sconsigliò di mangiare cibi come gli spinaci (ricchi di ossalati) perché mi stavo rimettendo da un problema di calcoli renali.

Un mio personale consiglio: se sentiamo che ci fa male un determinato cibo, che gonfia, potremmo già capire che è come fosse veleno ed eliminarlo e/o mangiarne meno.

Potete abbinare al Vostro percorso la R.P.B. (Riflessologia Posturale Biodinamica): è una metodica di lavoro che uso per il Trattamento delle ernie da anni.

Il lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.

  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con il Miofasciale).

     

     

    La Riflessologia Posturale Biodinamica permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

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Lorenzo Benetti

Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,

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