Il mio personale approccio alla risoluzione dell’ernia (e non solo). Pensiero olistico #30

Abbiamo sentito molto spesso che il Nostro corpo è una macchina perfetta, e sono d’accordo con questa affermazione. Come la nostra autovettura, anche il Nostro corpo ha bisogno di continui tagliandi, del giusto carburante e di una carrozzeria ben tenuta.

Quello che troverete sono consigli che do a tutti miei pazienti/clienti ogni giorno dal 2006.

I consigli che leggerete sono divisi per categoria, ma in realtà dovete immaginarli collegati uno all’altro, visto che non c’è una parte che possa essere ritenuta più importante dell’altra nel Nostro corpo.

 

Piano Fisico

Se usiamo la metafora dell’auto, il piano fisico è la nostra carrozzeria. Possiamo avere il carburante più qualitativo del mondo (alimentazione) e tutti i più moderni accessori, ma se la carrozzeria è piena di buchi, ammaccature e quant’altro, la macchina si ritroverà a consumare di più e ci saranno spie che si accendono in maniera casuale. La carrozzeria è (soprattutto) il nostro apparato muscolo scheletrico: la nostra mobilità, il fatto che siamo più o meno rigidi, il fatto che abbiamo più o meno equilibrio è dovuto anche da questo. Se articolazioni, muscoli, legamenti lavorano bene, ne gioveranno anche gli organi interni, (maggior apporto di sangue, quindi ossigeno). Sarà più facile assorbire cibi e il nostro corpo sarà più “leggero” (aereodinamico). Si prevengono anche più facilmente malattia cardiovascolari, mentali e alimentari.

Piano Alimentare

Continuiamo a pensare al Nostro corpo come a un’automobile: se la carrozzeria è il piano fisico e la parte elettronica è il Nostro Sistema Nervoso, l’alimentazione è il carburante della Nostra macchina. Se immettiamo un carburante di bassa qualità nel Nostro corpo, questo andrà più facilmente incontro a stress: più raffinato sarà il Nostro cibo, più sarà difficile digerirlo.

Inoltre, se introducessimo, per esempio, della benzina nel motore a gasolio, la nostra macchina si ingolferebbe. Quindi, immettendo il cibo sbagliato nel Nostro corpo, questo lavorerebbe male: meteorismo, gastriti o simili. Il mio consiglio è quello di rivolgerVi sempre a dietologi o dietisti qualificati, che personalizzino un piano per Voi.

Ci sono molti fattori che possono cambiare la Nostra alimentazione. Ad esempio, quello che mangiamo in adolescenza potrebbe farci male in età più avanzata. Inoltre, possono esserci dei cibi più difficili da digerire per colpa di alcune allergie o intolleranze: la mia dietologa mi sconsigliò di mangiare cibi come gli spinaci (ricchi di ossalati) perché mi stavo rimettendo da un problema di calcoli renali.

Ogni kg in più che grava nel corpo è un chilo che dobbiamo portarci dietro. Se non credete che 10 kg in più non facciano così male, fatevi una settimana con uno zaino sulle spalle con questo peso e poi mi farete sapere com’è andata!

Un mio personale consiglio: se sentiamo che ci fa male un determinato cibo, che gonfia, potremmo già capire che è come fosse veleno ed eliminarlo e/o mangiarne meno. “Ascoltiamoci”.

Piano Psicosomatico

Infine, pensando sempre alla nostra macchina, come avrete capito il piano psicosomatico corrisponde alla parte “elettronica” dell’auto. Possiamo avere la carrozzeria fiammante e il pieno di benzina (o gasolio o altro carburante), ma se si accendono continuamente spie nell’auto (dolori e problematiche), il Nostro corpo si ritroverà a funzionare male, consumando di più, o proprio non funzionare. Tutto questo accade quando teniamo dentro o “vomitiamo” la nostra rabbia verso l’esterno, quando siamo stressati “ma non molliamo”, quando siamo ansiosi “ma tanto prendo un ansiolitico e via”, quando siamo impauriti (ma non devo farlo vedere!), ecc. Qualunque sia la problematica (conscia o inconscia) le conseguenze saranno rigidità muscolari: questo avviene perché i problemi che la nostra vita ci porta ad affrontare ci distolgono dal sentire come il nostro corpo si sta muovendo, ci porta a fare dei movimenti scorretti che possono portare, a lungo andare, a tutto quello che abbiamo visto nel capitolo delle cause (vedi articolo ernia)

Conclusioni

Arrivati a questo punto, avrete capito che la risoluzione a questa problematica è multifattoriale, e dovremo quindi:

  • Non tenere ferma l’auto troppo a lungo e farla correre con la Nostra velocità (piano fisico) rivolgetevi al masso – fisioterapista, e al laureato in scienze motorie per trattamenti manuali e esercizi personalizzati.

  • Fare attenzione alle spie, a prestare attenzione agli “allarmi”: rivolgetevi allo psicoteraputa, o a uno psicologo per un piano terapeutico personalizzato. Potrete vedere i problemi da un altro punto di vista e avere dei consigli per guidare al meglio il bolide che abbiamo scelto di guidare: la NOSTRA vita.

  • Usare il carburante giusto per ognuno di NOI (piano alimentare): rivolgetevi a un dietologo, un nutrizionista, un dietista. Riceverete un piano alimentare personalizzato.

A tutto questo, bisogna abbinare un corretto uso specifico dell’auto, quindi, in questo caso, un uso corretto della schiena. Come abbiamo visto nel capitolo della formazione dell’ernia, eseguire movimenti scorretti facilita la fuoriuscita dell’ernia. Possiamo fare 2 ore al giorno di attività fisica, trasformare la nostra mente in un’oasi di pace e mangiare cibo a km 0, ma se continueremo per la maggior parte della giornata a “tirare su quei maledetti pesi” piegandoci male, a dormire in letti con materassi inadatti al nostro corpo, a sederci sul divano in modo scomposto, la nostra schiena potrà solo star meglio ma mai bene del tutto.

Un aiuto per ritrovare il Tuo Benessere:
Riflessologia Posturale Biodinamica (R.P.B.)

Un esempio di questo “approccio” è la R.P.B. (Riflessologia Posturale Biodinamica): metodica di lavoro che uso per il Trattamento delle ernie da anni.

Il lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.

  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con il Miofasciale).

  • Può essere inoltre utile il Trattamento del Diaframma, che come abbiamo già visto è collegato con parti del corpo come la zona lombare (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.

  • Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.

  • La Riflessologia Posturale Biodinamica permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

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Lorenzo Benetti

Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,

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