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Brand New day - Feb 2019 - Lorenzo Benetti

Pensiero Olistico #41

Il ritorno al nuoto. “Sensazioni” dopo un mese.

“Egli stava in piedi, facendosi accarezzare dalla brezza. Con un movimento degno del miglior ballerino, si tuffò in acqua. Le braccia, nondimeno inferiori a forza a quelle di Eracle, fendevano e tagliavano l’acqua come il coltello caldo nel burro. Le gambe, dotate di una forza cinetica incredibile, erano tali e quali un’elica di una barca. Ritmicamente braccia e gambe mulinavano nell’acqua. Il numero delle vasche era altissimo e la velocità andava di pari passo. Aveva un solo obiettivo: …..”

Sicuramente non a questi livelli, ma a Settembre, quando ho ricominciato a far nuoto libero, mi sentivo così. Potreste darmi del schizofrenico, del pieno di Sè, ma dopo due anni di fermo, ho ricominciato a nuotare una sessantina di vasche buone (o 1,5 km che dir si voglia).

Tutta la corsia per me, mi preparavo gli allenamenti volta per volta.

Anche il numero di vasche aumentava sempre di più.

Ma non sentivo che la “sessione” fosse allenante. Il fiato non migliorava e anche nella velocità le cose non cambiavano.

Sentivo che se avessi continuato così, da solo, non avrei più migliorato il mio livello.

Così, trovato un corso di scuola nuoto, mi sono iscritto alla velocità della luce. Dolo le prime lezioni, è stato bello riscoprire di avere una buona tecnica di base. Ma è stato ancora più bello scoprire a 38 anni di aver ancora tante cose da imparare.

In questo periodo, sto mettendo a posto la bracciata, la respirazione e sto scoprendo quanto la tecnica in acqua sia importante. Ho scoperto per esempio che posso migliorare a rana: ho le anche un po’ bloccate, ma pian piano sto mettendo a posto i tempi di questo stile che non ho mai amato. Perfino nel dorso, dove sono sempre stato veloce, sento di poter migliorare ancora qualche cosa: ho capito perfino come mai mi spostavo troppo a sinistra mentre nuotavo (e non riguarda la politica).

Conclusione: Vorrei concludere ora con i benefici che mi sta portando questo sport: mi vedo più bello, più magro, più intelligente e più simpatico e più modesto!

Tornando seri…. I benefici dello sport a livello cardiovascolare, polmonare, articolatorio, muscolare, di benessere generale, salutistico e mentale li conoscete (spero), quindi non ve li ripeterò per l’ennesima volta.

Quello di cui voglio parlarVi è la mia personale sensazione dopo un mese di scuola nuoto.

È stato difficile rimettersi in discussione. Le prime volte il mio corpo ricordava alcune cose e ho dovuto letteralmente riprendere alcuni concetti teorici. C’erano volte in cui i miei muscoli gridavano e sentivo una perfetta respirazione, altre volte in cui i miei muscoli giravano a 1000 ma arrivavo alla fine della serie che pensavo di non avere più aria in corpo. Sono (ri)partito da 38 vasche e ieri (05-11-2021) sono tornato a farne 56 con una velocità media buona. Oggi ho i muscoli “budinosi”. Ogni volta che il mio corpo si abitua, l’allenatore alza l’asticella.

Ma non è neanche questo il punto (o meglio, non solo).

Cazzo, io amo l’acqua. Adoro la sensazione che dà al mio corpo quando ci entro. Adoro il momento in cui entro con la mano e anche se solo per un piccolo istante mi sembra realmente di aver vinto contro la resistenza dell’elemento.

Ora che la tecnica è migliorata, mi piace la sensazione del mio corpo che si allunga e amo la sensazione di benessere quando esco dall’acqua.

La notte dormo come un bambino.

Mi è diventato più facile studiare e a lavoro alcune articolazioni ringraziano (qualcuno in sala ha detto ginocchia?).

Di più. Andare a nuoto mi emoziona. Prima di cominciare la lezione, mi piace sedermi a bordo vasca e guardare il movimento dell’acqua. Lo faccio spesso anche a fine lezione. È una visione rilassante per me.

Finché nuoto il mio cuore batte forte, non solo per la fatica. Sento più carica.

Ho degli insegnanti meravigliosi, amanti del nuoto prima che maestri, che riversano il loro sapere agli altri, per farli migliorare e farli crescere.

Infine, il nuoto è una vera e propria meditazione. Ogni volta che penso a qualcosa di esterno (lavoro) o mi sto autocelebrando, qualcosa nella nuotata cambia: questo crea una nuotata “sporca”, meno qualitativa e che mi fa consumare di più. Bisogna pensare a una bracciata e poi l’altra, battere le gambe, mettere insieme il tutto e respirare. I 4 tempi della bracciata, la spinta a fine vasca. Ma se ci pensi troppo poi diventa il tutto robotico.

E quindi, come un novello Jonathan, volare fra le fronde degli alberi cercando di migliorare il più possibile la tecnica. Ma ogni tanto anche volare in alto, più su delle punte degli alberi per poter vedere la foresta nel suo insieme.” E poi?

“Lorenzo, entra con la mano a taglio, non usare il polso, movimento a S del braccio e piega il gomito alla fine prima di uscire. Intanto l’altro braccio si è già preparato per entrare in acqua. Ricorda le gambe, corpo dritto. 3 vasche a stile e una rana” “E poi?” “Intanto questo. Ricorda, una bracciata dietro l’altra, dobbiamo farla bella fluida. E possibilmente abbassare il numero di bracciate e aumentare piano piano le vasche. “

Ma di questo ne parleremo più avanti..

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Lorenzo Benetti

Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,

 P.IVA 03723580274

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