
In base al suo inquadramento anatomico possiamo collocare l’Ileopsoas fra i muscoli dell’Anca. Ma allora perchè è così importante per cause lontane da questa zona anatomica, quali mal di schiena, stress e può essere causa di ernie al disco? E sopratutto, sapete che in realtà non è uno, ma due muscoli (importantissimo al fine di scoprire quali problemi porta)? Infine, cosa bisogna fare per farlo tornare alla “normalità”?
Ileopsoas: un po’ di Storia.
Il nome di questi muscoli nasce da due sviste: la prima dell’anatomista francese Riolanus, nel diciasettesimo secolo. La seconda di John Basmajian, padre dell’elettromiografia: essendo difficile effettuare misurazioni del muscolo psoas (più profondo dell’iliaco) pensava che questi due ventri non potessero lavorare da soli. È proprio per questo motivo che si pensa sempre sia solo un ventre muscolare quando invece sono due muscoli con collegamenti ben distinti che vedremo nei prossimi paragrafi.
Ileopsoas: un po’ di anatomia.
Questo muscolo è formato da due ventri muscolari distinti: il muscolo iliaco e il muscolo grande psoas. Hanno anche origini differenti:
il Grande Psoas origina dai lati delle vertebre L1-L5 e dai corpi di D12-L4.
L’iliaco invece origina un po’ più in basso: fossa iliaca, ala del sacro e legamenti sacroiliaci e ileolombari.
L’innervazione è ad opera del nervo lombare (L1, L2, L3, L4).
L’inserzione è a livello del piccolo trocantere, dove ha i suoi punti fissi.
Ileopsoas: Movimenti
Questo muscolo ha le seguenti azioni:
Flessione anca,
Rotazione esterna e adduzione (anche se non tutti gli Autori sono d’accordo),
Flessione lombare (se sotto un grado di lordosi),
Estensione lombare (se è presente un’iperlordosi, ovvero una lordosi accentuata),
Iperlordosi (aumento lordosi),
Il muscolo iliaco anteriorizza il bacino,
Se si contrae solo da una parte, si creerà una flessione (dalla stessa parte) e una rotazione (lato opposto).
Se Vi siete meravigliati della quantità di movimenti, è vero anche che questo è uno dei muscoli che ne presenta di più all’interno del nostro corpo. Per cui potremmo già dire che questo muscolo è importante per l’eliminazione del Nostro mal di Schiena. Come vedremo nel prossimo paragrafo, l’ileopsoas è molto importante anche in base ai suoi Collegamenti.
Ileopsoas: Collegamenti e problematiche posturali
Abbiamo visto che il muscolo ilepsoas si trova fra il dorso e la zona anatomica delle anche, con le sue azioni muove sia la zona lombare e l’anca, essendo così un muscolo molto importante per la postura. Andando più nel dettaglio, possiamo dire che:
Possiede relazioni anatomiche con il diaframma: se si formano rigidità a un muscolo, si creerà una rigidità anche nell’altro, ed è per questo che vengono sempre testati nella valutazione posturale. In più, una scorretta respirazione provocherà scompensi anche ad altre parti del Nostro corpo.
Se si irrigidisce solo da un lato, si accorcerà, e sembrerà che ci sia un arto più corto dell’altro e creando una “torsione” a livello lombare (rispettivamente falsa gamba corta e “scoliosi lombare”), portando il nostro corpo ad avere una deambulazione scorretta. Se non viene trattato, a lungo andare potrà provocare per esempio: patologie degenerative dell’anca, come l’artrosi (con possibilità di protesi), o compensazioni della colonna che provocheranno problematiche alle spalle o alla zona cervicale o cefalee muscoloccipitotensive o problemi al piriforme che cercherà di compensare il non-lavoro dell’ileopsoas.
Stabilizza e muove la schiena. Se questo muscolo lavora correttamente sui suoi punti fissi (torna al paragrafo dei movimenti per vedere dove sono) il bacino assume una posizione normale (fisiologica): avremo un’armonizzazione delle curve della colonna e tutta la muscolatura che determina una postura corretta.
Se questo non dovesse accadere potremmo avere un ileopsoas che si irrigidisce e “gira le vertebre” (torsione), con compressione dei dischi intervertebrali e articolazioni (e creando le fastidiose ernie).
Più nel dettaglio:
Se lavora più sui punti fissi delle vertebre lombari inferiori: si creerà un’iperlordosi con antiversione del bacino (“glutei in fuori”).
Se lavora di più sui punti fissi delle vertebre lombari superiori: ci creerà un’ipercifosi con retroversione del bacino (“glutei in dentro”).
Muscolo ileopsoas e collegamenti con gli Organi.
Oltre ai collegamenti che determinano la postura dal punto di vista strutturale, possiede relazioni con gli Organi.
Si collega in questo modo:
L’iliaco è collegato con l’intestino cieco e l’appendice,
il grande psoas con reni, colon discendente e discendente.
Se questo muscolo risulta irrigidito potremo andare incontro a problematiche non solo muscolari, ma potrà creare fastidiosi effetti collaterali come:
problemi digestivi,
malfunzionamento degli organi contenuti nell’addome,
mestruazioni dolorose, dolori inguinali,
ristagno dei liquidi nelle gambe.
Inoltre, ileopsoas, diaframma e alcuni Organi come colon e rene sono collegati anche a un aspetto di “tensione psicosomatica” (sistema nervoso autonomo), come vedremo nel prossimo paragrafo.
Ileopsoas e problematiche psicosomatiche
Il Nostro corpo influenza la Nostra mente e viceversa: quella che fino ad anni fa sembrava solamente una Teoria, è stata confermata da un pool di scienziati (2009, European Journal of Social Psychology). In questo studio è stato evidenziato il fatto che la postura che assumiamo dice molto di noi, di come pensiamo e come reagiamo alle situazioni che la vita ci mette davanti. Dati confermati anche in uno studio del 2015, questa volta ad opera dell’Heath Psychology e riportato dall’American Psychological Association: sono stati messi a confronto pazienti con postura corretta e postura “scorretta” (spalle inarcate e spalle chiuse). Nel primo caso umore, livelli di energia erano alti e lo era anche l’autostima. Nel secondo caso avveniva il contrario, con fobia sociale, ansia, stress. In conclusione, gli scienziati hanno dimostrato che il modo in cui sono organizzati e sviluppati i nostri muscoli può portarci ad avere, oltre a tensioni muscolari, anche problemi psicosomatici correlati. Il dato curioso è che la posizione “rannicchiata, fetale” in cui ci posizioniamo in certi casi è dovuta proprio dalla contrazione del muscolo ileopsas. Non a caso questo muscolo si è aggiudicato la nomea di muscolo del “flight and fight”, rendendolo un importante “termometro” della nostra situazione di ansia, stress, paure. Dobbiamo a Liz Koch, autrice del “Libro sullo Psoas”, uno studio approfondito di questo muscolo. Secondo l’autrice sarebbe intimamente collegato con la parte più antica del nostro cervello (esattamente del tronco encefalico e midollo spinale), chiamato cervello rettile. Nel cervello rettile ci sarebbe la sede di istinti primordiali dell’uomo: la difesa, l’accoppiamento e il sistema di “flight and fight”, ma anche funzioni vitali quali respirazione e ritmo circolatorio. Questa teoria è confermata anche dal neurologo Paul MacLean, nella sua Teoria dei Tre cervelli. Ritmi forsennati, stile sedentario, allenamenti con troppi sforzi muscolari sono tutti fattori che provocano l’invio continuo di segnali di stress dal nostro sistema nervoso autonomo al nostro corpo, fra cui questo muscolo che si irriggiderà. A lungo andare, il malfunzionamento dell’ileopsoas porterà a problemi alle anche, alla schiena, alla respirazione (essendo collegato al diaframma), agli organi vicini e a zone che sembrano distanti da questo muscolo.
La prossima volta che, per esempio, sentiremo bruciori di stomaco o bruciori a una spalla, o problemi cervicali, cerchiamo di fermarci un attimo e ascoltarci. Questi segnali potrebbero essere un allarme che ci manda il muscolo Psoas per dirci di ascoltare il Nostro corpo e illustrarci la via per risolvere vari problemi, fra cui, come abbiamo visto, anche quelli psicosomatici.
Valutazione e sintomi Ileopsoas.
Abbiamo parlato dei sintomi nei vari paragrafi, qui cominciamo a riassumerli e vedere come si fa a valutare l’ileopsoas.
Alterazione del movimento,
infiammazione anca,
da seduti, è difficile tornare in piedi,
Può essere presente dolore in zona inguinale.
Uno psoas infiammato o contratto potrebbe creare inoltre:
problemi alla schiena (sciatalgia, cervicalgia, iperlordosi, ipercifosi, sindrome del Piriforme),
artrosi dell’anca,
problemi alle spalle o cervicali,
problematiche vertebrali (ad esempio ernie),
problemi digestivi,
problematiche agli organi dell’addome,
peggioramento performance sportiva
problematiche al diaframma (cattiva respirazione con conseguente irrigidimento muscoli accessori respirazione e problematiche psicosomatiche → vedi sotto),
Problematiche psicosomatiche (ansia, stress, …),
Mestruazioni dolorose,
ristagno liquidi nelle gambe (ad esempio la P.E.F.S. → cellulite)
Per valutare questo muscolo un medico, un masso-fisioterapista ricorre al test di Thomas, che comprende anche i muscoli retto femorale, sartorio e muscoli dell’ITB.
Test di Thomas: In generale viene utilizzato per verificare le contratture di flessione dell’anca; più specificamente verifica le limitazioni capsulari anteriori o laterali o la tensione del flessore dell’anca. Al paziente viene chiesto di posizionarsi supino. L’esaminatore verifica la presenza di iperlordosi, che è un fattore predittivo di un flessore dell’anca corto. L’esaminatore quindi flette un’anca portando il ginocchio al petto e chiede al paziente di tenere il ginocchio per aiutare a stabilizzare il bacino e appiattire la zona lombare. Se la gamba sottoposta a test (la gamba sul tavolo) non presenta contratture rimarrà sul lettino. Se è presente una contrattura, la gamba si solleverà dal tavolo. Il test può anche essere eseguito con la posizione iniziale di entrambe le ginocchia completamente flesse sul torace e abbassando lentamente la gamba in esame per vedere se la gamba arriva sul lettino. La mancanza di un’estensione completa dell’anca con una flessione del ginocchio inferiore a 45 ° indica una tensione del muscolo ileopsoas. Se si raggiunge la massima estensione in questa posizione, ciò indica la tensione del retto femorale. Se si osserva una rotazione esterna dell’anca, ciò può indicare una tensione dell’ITB (bandelletta ileotibiale).
Sarà cura del personale specializzato eseguire test specifici per valutare altri parametri, ad es. la forza dei muscoli o consigliare esami diagnostici (ad es. una radiografia per vedere se ci sono alterazioni nella curva lombare).
Ileopsoas e Trattamento
Per la risoluzione della problematica legata a questo muscolo ci si può sottoporre a uno o più Trattamenti Manuali (in base a quanto questo muscolo sarà contratto), in cui si eseguirà un Massaggio miofasciale e si tratteranno i Trigger Point legati a questo muscolo. Come consigliano Donna e Steven Finando, è utile valutare e controllare anche i trigger point “satelliti” (quadrato dei lombi, retto addome, tensore fascia lata, medio/piccolo gluteo e piriformi).
Per eliminare del tutto questa problematica (e altre collegate ad essa) è sempre consigliabile una Valutazione e Trattamento più globale della persona.
Esercizi Ileopsoas
Vi propongo due esercizi di stretching, utili per l’allungamento di questo muscolo. Vi consiglio di abbinare esercizi di respirazione profonda e l’Arco (esercizi di bioenergetica del dott. Lowen) e di ascoltarVi mentre fate questo esercizio: sarà più semplice sentire il muscolo rilassarsi (e con lui anche noi). In caso di dolore fermateVi e vedete se state facendo l’esercizio nel modo giusto. Un professionista potrà aiutarVi. I seguenti esercizi sono tratti dal libro dei Trigger Point di Donna e del dott. Steven Finando:
Esercizio numero 1)
A casa, sdraiati su un tavolo o sul letto, lasciare che la gamba dal lato dolente penda liberamente dal piano. Flettere la coscia dal lato sano per fissare la pelvi, mantenendo la zona lombare aderente al piano scelto. Lasciare (e sentire) la gravità allunghi la zona situata al di sopra dell’inguine. Mantenere la posizione di allungamento per 30 secondi senza muoversi, respirando lentamente (consiglio 3 secondi inspirazione e 5 espirazione) e la ripetizione dell’esercizio, dopo aver rilassato gli arti, per 5 volte.
Esercizio numero 2)
Posizione del cobra. Sdraiati a terra con un tappetino (in mancanza di questo, si può fare ugualmente l’esercizio), a pancia in giù. Poggiare palmi delle mani a terra a livello del torace. SollevateVi lentamente, sostenendoVi con le braccia. Piegate la testa e il collo verso il soffitto, i piedi, le gambe e i fianchi (le anche) dovranno rimanere incollati al pavimento. Mantenere la posizione di allungamento per 30 secondi senza muoversi, respirando lentamente (consiglio 3 secondi inspirazione e 5 espirazione). Terminare l’esercizio tornando alla posizione di partenza (lentamente e piegando i gomiti per tenere il peso del corpo). Ripetere 5 volte.
Fra un movimento e l’altro dare sempre al corpo il tempo di rilassarsi (basteranno 3-4 secondi).
Riflessologia – Medicina Cinese e ileopsoas.
In medicina cinese il muscolo ileopsoas è collegato all’Elemento Acqua e al meridiano corrispondente del Rene. Questo elemento è, a livello psicosomatico, collegato con lo stress e la paura. Per esperienza personale esso può essere anche collegato anche all’elemento Legno, legato al meridiano del Fegato: questo sia per la natura anatomica del muscolo (muscolo = Fegato), sia per problematiche psicosomatiche (rabbia). I dott. Steven e Donna Finando aggiungono, come meridiani e zone associate, anche Vb e E.
In riflessologia ricercheremo le aree collegate a questi meridiani, ma potremo effettuare anche un lavoro “strutturale” valutando e trattando tutti quei punti a cui sono collegate le problematiche dell’ileopsoas: zona lombare, anche, ma anche diaframma, stomaco (se presenti, per es., bruciori).
A livello di Trattamento si valuterà sempre la persona nel suo insieme, con un occhio di riguardo ai meridiani sopramenzionati collegati a questo muscolo.
Ileopsoas: Miglioramenti, Benefici
Come abbiamo visto, il trattamento di questo muscolo darà importanti miglioramenti:
Aiuta il movimento e la stabilizzazione della schiena,
Migliora la Postura,
Migliora la deambulazione e rende più fluidi i movimenti,
Migliora e aiuta la respirazione diaframmatica,
Aiuta il rilassamento del Sistema Nervoso autonomo (S.N.A.).
Benefici:
Mal di Schiena (ernie, sciatalgie, dismetrie arti, spondilolisi, spondilolistesi, ecc.),
Migliora ossigenazione in abbinamento con il diaframma,
Mal di testa (cefalea muscolo occipito tensiva),
Problematiche alle spalle,
Problematiche all’anca,
Aiuta la diminuzione dello Stress.
La Riflessologia Posturale Biodinamica mi permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazia all’uso di una valutazione globale sul paziente (per permettere un percorso di Trattamenti personalizzato) e l’uso delle tecniche di cui Vi ho fatto esempio in questo articolo.
Per risolvere questa Problematica:
Chiama
Scrivimi, riceverai una risposta entro 24 ore.
Lorenzo Benetti
Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,
P.IVA 03723580274
Add Comment