Brand New day - Feb 2019 - Lorenzo Benetti

Quel famoso barbecue di Pasquetta, affrontato nel pensiero olistico #11, mi ha donato varie chiavi di lettura.

Oltre a pensare a questo metodo di cottura come una meditazione, è un ottimo metodo per stare all’aria aperta. Per motivi di lavoro, studio, lutti, pandemie, perdiamo più tempo a correre, ad arrabbiarci, ad abbatterci, a cercare di buttare giù un’altra persona o buttarci giù Noi senza fermarci, senza un attimo per Noi.

E in tutto questo, senza accorgercene, abbiamo distrutto la Natura: abbattuto alberi, inquinato, ucciso animali portandoli all’estinzione.

C’è una cosa che ho imparato. E questo me l’ha insegnato il mio giardino. Nel momento in cui sto scrivendo, è in atto una pandemia chiamata Covid-19. Questo mi ha (ci ha) portato a lavorare a casa, chi più, chi meno, con vari problemi. In uno dei momenti in cui mi son “riposato dal tram tram quotidiano”, sono uscito per tagliare l’erba. Quindi, immaginatevi margherite e tutto il resto, insomma. Sapete cos’è successo la settimana successiva (quando ho fatto il barbecue)? L’erba era ricresciuta! Con tutte le margherite! E api e altri mille insetti e animali (anche un gatto che si leccava i baffi finchè cucinavo). A Voi non sembra strano?

Dite che è normale tutto questo?

BRAVI! Infatti alla Natura non gliene frega un ca**o di quanto abbiamo distrutto. Noi siamo suoi ospiti. Ogni volta che Noi costruiamo qualcosa, la Natura ci risponde con quella che Noi chiamiamo calamità. È buffo, non trovate? Noi costruiamo, costruiamo e alziamo la temperatura terrestre, che alza i livelli del mare, e poi ci lamentiamo del maremoto che arriva e spazza via una spiaggia (sperando che non crei problemi più grandi).

Forse, se arriverà un domani in cui ci concentreremo di più sul fatto che è possibile vivere con la Natura, e non a sue spese, vivremo meglio tutti.

Ad esempio, se tagliamo 4 alberi, piantiamone 4. Avremo più Nutrimento Noi (ossigeno) e le piante (anidride carbonica). Si chiama fotosintesi clorofilliana e l’abbiamo imparato da bambini a scuola, no?

Un buonissimo prodotto che arriva direttamente dalla Natura, che può essere manipolato per Nutrirci e volerci bene, è la cipolla. Demonizzata perchè ci fa piangere finchè parliamo, e “puzzare il fiato”, in realtà è piena di proprietà: antiossidante, antinfiammatoria, abbassa il colesterolo e altre mille qualità.

Oggi la vedremo protagonista in una versione “golosa, da accompagnare per esempio a un bell’hamburgher o, a chi piacciono, dei formaggi.

Cipolle caramellate

Ingredienti.

  • 3-4 cipolle bianche medie
  • 30 g di burro
  • 3 cucchiai di zucchero semolato
  • 1/2 bicchiere circa di aceto di vino rosso
  • sale
  • pepe

  • Preparazione
  • Per prepararli servono pochi passaggi, semplici se riusciremo a cucinare con tutta calma.
  • Lessiamo prima di tutto le cipolle in acqua. Una volta effettuato questa operazione, glassiamole con burro, zucchero e aceto. Sentirete sia olfattivamente che gustativaamente un aroma agrodolce, dato dai vari ingredienti.

Se la quantità vi sembrerà eccessiva, potete conservarle in un barattolo di vetro in frigo per un paio di giorni, o (dopo aver sterilizzato il barattolo e chiuso ermeticamente) per un mesetto

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Lorenzo Benetti

Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,

 P.IVA 03723580274

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