Volenti o nolenti, una settimana d’isolamento si vive a stretto contatto con una sola persona: Noi stessi. Vi sembrerà una banalità, ma questa compagnia potrà essere più o meno produttiva in base alla costruzione del rapporto che si ha costruito nel tempo con “sè stessi, il proprio interno”.
Beh, per quanto mi riguarda, in questo articolo metterò nero su bianco questa esperienza.
La prima problematica che si trova ad avere una persona in isolamento è quella del tempo.
Abituati come siamo a correre continuamente per portare a casa il risultato o la pagnotta, ci ritroviamo a fare i conti con un “tempo dilatato”.
C’è chi si annoia o va in stato catatonico (perlomeno dai racconti di molti pazienti), chi comincia a pensare a tutto quello che perde non lavorando.
L’ho pensato anch’io, non c’è dubbio su questo. Però poi ho cercato di usare il tempo in maniera produttiva, ma non prestazionistica.
Per esempio, ho cominciato a studiare in maniera diversa. Prima studiavo per capire e prendere un voto alto. Durante l’isolamento ho cominciato a sperimentare nuovi metodi. Il risultato della mia ricerca è stato che ho cominciato a studiare divertendomi.
Ho trasformato il ripasso e la verifica di quello che stavo studiando in un gioco a quiz, tipo vuol essere milionario (4 risposte per ogni domanda, ovvero la struttura che mi sarei poi ritrovato nel test). Potrebbe sembrarvi una banalità, ma nel mio caso questo “gioco” si è trasformato in 3 voti egregi: 28, 28 e 29 trentesimi.
Non pensando più alla prestazione ma al “giocare imparando” ho migliorato di un punto e mezzo la mia media.
Un po’ diverso da quello che ci insegna la società, dove sono le prestazione e la quantità a farla da padroni.
Non credete?
Note di fine articolo.
Questa serie di articoli nasce dalla mia esperienza personale con il Covid-19. Racconterò le mie sensazioni e quello che penso.
Lascio diatribe tra vax e no vax ad altri. Anche la spiegazione di che cos’è e come si comporta il visus la lascio a chi di mestiere pensa alla nostra salute (?) in questi casi: i virologi.
Permettetemi di dirmi una cosa però: se l’attenzione viene messa più su chi ha ragione tra le due parti o sulla validità del vaccino o del green pass, o quanto o quali negozi aprire, non si tralascia forse la cosa più importante, ovvero la salute e il benessere dell’individuo?
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Lorenzo Benetti
Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,
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