L’ultima cosa che ho notato è che diamo troppe cose per scontate nella vita di tutti i giorni.
Il fatto di voler arrivare alla “casa bella, vita bella, vacanze belle, tanti like e big money per tutto questo” porta secondo me a diversi problemi.
Quello che ci viene chiesto dalla società è di essere sempre più connessi, sempre più digitalizzati, con vite sempre più agiate. Tutto questo porta ovviamente a maggior consumi, che portano a nuove cose comprate, nuove esperienze, più tasse, più spese.
Ad esempio, questo ci ha portato a guardare il telefono con le persone che amiamo vicino a noi.
A guardare mille mappe sulle app perchè abbiamo sempre più paura di perderci.
La perdita dei sapori e degli odori mi ha fatto capire quanta tristezza c’è in chi fa mille foto a quello che mangia e poi non sa neanche descrivere la sensazione che prova mangiando.
Dopotutto la vita non è tuta una serie di tag per avere molti like….
L’isolamento ha evidenziato una volta in più quanto bello è stare un po’ per conto proprio e capire quanto certe volte non riusciamo a fare alcune cose che amiamo: leggere un buon libro o avere il tempo per un hobby o trovarne uno. O perché no? Annoiarsi per ritrovare nuovi stimoli e idee.
E poi, quando ti ricongiungi con la persona che ami, dopo una settimana in cui hai potuto (nel mio caso) parlarci solamente con la videocamera, trovi quanto sia magnifico perdersi a ridere, scherzare finché si fa una cosa normale di tutti i giorni insieme: mangiare.
Stare vicini a letto, stare vicini finché si guarda un film, passare del tempo di qualità quando si sta insieme.
Rendere speciali quelle che ci ostiniamo a chiamare piccole cose.
Forse dovremmo imparare a usare altri termini.
In altre parole, dovremmo rendere speciali i riti di ogni giorno, e non cercare continuamente di fare tante cose o cose nuove.
Forse è proprio qui che stà il segreto della felicità.
O forse, dovremmo capire semplicemente cosa c’è che non va nella nostra vita.
E non quello che ci manca al di fuori.
Note di fine articolo.
Questa serie di articoli nasce dalla mia esperienza personale con il Covid-19. Racconterò le mie sensazioni e quello che penso.
Lascio diatribe tra vax e no vax ad altri. Anche la spiegazione di che cos’è e come si comporta il visus la lascio a chi di mestiere pensa alla nostra salute (?) in questi casi: i virologi.
Permettetemi di dirmi una cosa però: se l’attenzione viene messa più su chi ha ragione tra le due parti o sulla validità del vaccino o del green pass, o quanto o quali negozi aprire, non si tralascia forse la cosa più importante, ovvero la salute e il benessere dell’individuo?
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Lorenzo Benetti
Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,
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