Problematiche dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). E se il dolore non passa?
Questo che state leggendo è l’articolo “conclusivo” di una serie incentrati sulle problematiche dell’articolazione temporo-mandibolare e come queste si presentino.
La disfunzione temporo-mandibolare è causata da un condilo debole o che viene spinto troppo indietro nell’articolazione.
Questo avviene perché potremmo avere un osso mascellare superiore “sottosviluppato”, e di conseguenza un’occlusione posteriore che crea inizialmente blocchi e rigidità all’articolazione temporo-mandibolare (e conseguenze più gravi successivamente se non correttamente trattata).
Una corretta posizione della lingua, una corretta respirazione (con il naso), la giusta chiusura delle labbra e una corretta riabilitazione dei movimenti e della muscolatura aiutano la mandibola a crescere e lavorare nel modo giusto.
Inoltre dobbiamo ricordarci che problematiche a carico dell’articolazione temporo-mandibolare possono provocare posture scorrette con la testa in avanti che tira indietro la mandibola visto che queste due strutture son collegate dall’inserzione sternale dei muscoli ioidei. Anche l’allineamento corretto toraco-pelvico e cranio-cervicale devono essere valutate nel corso del trattamento dell’articolazione temporo-mandibolare.
Molto probabilmente avrete già provato altre metodiche, ma se siete arrivati qui è perché, molto probabilmente, avete avuto pochi o nessun beneficio!
In questo articolo vedremo quali sono le metodiche che possono realmente risolvere la problematica dell’alluce valgo, andando a ricercare la vera causa.

Problematica dell'Articolazione temporo-mandibolare (ATM)....sarà mica un problema posturale?!?
Una problematica a carico dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) può disallineare il nostro corpo, o meglio ancora possiamo affermare che fa parte di una condizione in cui le varie problematiche del nostro corpo sono concatenate l’una all’altra.
Se non correttamente trattata, una disfunzione dell’ATM nel tempo può cambiare la nostra postura: ad esempio può provocare bruxismo, spostamento in avanti della testa o problemi cervicali o mal di testa.
Prendiamo ad esempio la postura della testa in avanti.
Se guardiamo l’anatomo-fisiologia dell’articolazione temporo-mandibolare potremmo notare come fra ATM e la posizione della testa in avanti esiste una correlazione.
Infatti, a livello anatomico la mandibola si articola con lo sterno grazie ai muscoli ioidei.
Più la testa si posizionerà in avanti, più aumenterà la tensione e più la testa sarà “fissata” in questa posizione, ovvero ci troveremo ad avere “la testa in avanti” (avviene la cosiddetta trazione della mandibolare posteriormente attraverso le strutture ioidee).
Lo sottosviluppo della mandibola, unito alla posizione in avanti della testa, crea una doppia forza di compressione sull’ATM.
Per correggere la posizione della testa in avanti il trattamento dovrà essere effettuato sia sull’articolazione temporo-mandibolare, sia sulla postura della persona:
Correggendo l’allineamento del torace e dell’anca: queste due strutture devono essere in linea.
Le spalle non devono mai essere posteriori alle anche.
Le spalle devono essere leggermente sollevate rispetto alla clavicola, se no tendono ad essere troppo basse e tengono la testa della persona bloccata in avanti.
Attenzione però a non seguire solamente le mode del momento: Esercizi e trattamenti leniscono la problematica per un po’ di tempo, ma poi questo ritorna.
Questo perché oltre ai percorsi appena menzionati è necessario cambiare le abitudini di tutti i giorni e riportare a funzionare correttamente per tornare al completo benessere.
Per esempio migliorando la respirazione: lo sapevate che questa posizione è più frequente in persone che respirano con la bocca?
Articolazione temporo-mandibolare (ATM) e aree riflesse.
La Riflessologia può essere spiegata con un fenomeno che si manifesta nel nostro sistema nervoso, chiamato “dolore riferito”: limitazioni muscolari, dolori articolari, alle ossa e altre strutture del corpo sono conseguenza di “disfunzioni a livello viscerale”.
La spiegazione ci viene fornita dall’anatomia funzionale dell’apparato nervoso: gli stessi nervi che innervano Organi e Visceri sono collegati anche, per esempio, a pelle e muscoli.
Posturalmente parlando il piede poi è l’area anatomica dove si scaricano tutte le forze provenienti dall’alto: trattare il piede vuol dire anche scaricare il Nostro corpo da tensioni provenienti dall’alto.
I sintomi provocati dal dolore riferito si verificano in questi casi:
– Un dolore che inizia senza una causa evidente,
– Un infortunio che non viene recuperato nel tempo fisiologico,
– Il dolore che si intensifica in una determinata fascia oraria del giorno,
– Un dolore che non si allevia ai cambiamenti di posizione
L’articolazione temporo-mandibolare è un’articolazione complessa, che vedrà il massofisioterapista valutare varie opzioni nella metodica di lavoro:
se vorrà effettuare un trattamento “più sintomatico” dovrà ovviamente trattare i punti riflessi dei denti e dell’articolazione sul piede o sul viso (facendo attenzione a punti troppo dolorosi),
se si vuole creare un trattamento più “completo” dovremmo valutare per es. la zona cervicale (ad es. atlante e muscolatura, come ad. Es musscoli ioidei e muscoli posteriori del capo) e del bacino, o il nervo trigemino e buccale, l’orecchio e gli occhi.
Il dolore può essere associato a un’area o un punto, o essere un dolore irradiato: il più delle volte non si riesce a capacitarsi di cos’ha causato il problema, e anche l’articolazione temporo-mandibolare può indurre a pensarla in questi termini. Ad esempio, nella medicina cinese la masticazione parte dalla bocca, e quindi potremmo avere un’associazione con Stomaco o Intestino.
Una precisazione doverosa: quando parliamo di organi non parliamo di patologia (che eventualmente dev’essere confermata o no da un medico), ma intendiamo piuttosto una possibile presenza di irrigidimento del tessuto muscolare. Praticamente ogni zona anatomica del nostro corpo è formata da tessuto connettivo, tessuto epiteliale e tessuto muscolare, e come massofisioterapista possiamo sentire le rigidità che si formano a livello di queste 3 componenti.

Cosa fare con la problematica dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM)??
Se la problematica del dolore all’articolazione temporo-mandibolare non è passata con gli interventi classici è perché i Trattamenti non sono stati effettuati sulla vera Causa, ma su una conseguenza. È come avessimo lavorato per tutto il tempo su un buco su un muro di casa nostra, rattoppandolo con le più moderne tecniche. Dimenticandoci però che magari quel buco poteva essere creato da una perdita d’acqua o qualcos’altro. E finché non trattiamo quella perdita d’acqua, il buco potrà aprirsi ancora e ancora, mandando in malora migliaia di euro spesi per “fantomatiche tecniche moderne”.
É indispensabile allora che il terapista adotti una visione olistica, in modo da capire e interpretare l’origine de dolore.
Con questo non voglio dire che risolvere il dolore (o l’infiammazione o il trauma) non sia importante: infatti aiuta a sopportare tutto quello che facciamo giornalmente nella nostra vita.
Oltre a questo bisogna risalire alla causa del problema, per poterlo risolvere.
È indispensabile trattare l’individuo dopo un attento approfondimento della Vita della persona (stili di vita, lavoro, sport: tutti dati che servono per capire meglio di cos’ha bisogno la persona) per creare un Trattamento personalizzato, visto che tutti siamo diversi.
Bisogna rendersi conto che la problematica altro non è che una CONSEGUENZA che se trattata a sé stante potrà portare ad usura, alterazioni posturali (iperlordosi, cifotizzazione), e deformazioni ossee (ad es. artrosi, stenosi, ernie, spine ossee, ecc.).
Per risolvere le problematiche dell’articolazione temporo-mandibolare è utile la R.P.B. (Riflessologia Posturale Biodinamica), una metodica di lavoro che ho sviluppato negli anni. La Riflessologia Posturale Biodinamica permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.
Inoltre, come abbiamo visto nell’articolo, per la problematica dell’ATM è indispensabile un programma riabilitativo che possa far regredire la rigidità muscolare che si è venuta a creare.
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Lorenzo Benetti
Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,
P.IVA 03723580274
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