Problemi alla Spalla e Psicosomatica

Nella mitologia greca facciamo la conoscenza di un personaggio chiamato Atlante, che fu costretto a tenere sulle sue spalle la volta celeste. Il mito vuole che questa punizione fu inflitta da Giove per la sua alleanza nella rivolta dei Titani contro gli Dei.

Al contrario di Atlante a cui fu inflitta una pena, noi esseri umani ci “carichiamo sulle spalle” un sacco di problematiche, e questo a lungo andare crea “tensioni” che cambiano la nostra postura o, più semplicemente, portano a disfunzioni a livello di questa articolazione.

In psicologia le correlazioni corpo-mente sono da tempo conosciute, e vengono studiate nella psicosomatica.

L’articolazione della spalla deve sorreggere il cranio, parte del tronco e collega quest’ultimo con gli arti superiori, permettendone il movimento. Il contatto delle varie articolazioni che compongono la spalla è molto instabile perché l’omero (l’osso nel braccio) si “collega” solo per pochi millimetri nella loggia della scapola. La stabilità nella spalla sarà così ottenuta grazie a una serie di muscoli che circondano la spalla, a forma di “cuffia” che rendono difficoltose per esempio le lussazioni della spalla.

Motivo per cui avere le spalle troppo lasse (troppa libertà di movimento) o troppo rigide (rigidità che si crea per troppa difesa dell’articolazione, in modo che “non esca dalla sua sede”) porterà la persona a un cambio della postura, che si ripercuoterà nella posizione e nella rigidità non solo della spalla ma anche della regione cervicale (il collo).

Le spalle sono le articolazioni che ci permettono di abbracciare o di scambiare un abbraccio. A livello metaforico, se questo non è consentito per dolori, rigidità o infiammazioni alla spalla, si traduce con problematiche nei sentimenti della sfera affettiva.

Di questo ne parla il dott. Lowen nel suo libro “Bioenergetica” definendo, per es., le spalle sollevate come degli appendiabiti. In questa postura il nostro corpo è in equilibrio grazie alle spalle, non dalla colonna vertebrale e dalle gambe come avviene normalmente: per l’Autore è una conseguenza provocata da paura che apre oltre il normale il torace. Se questa condizione perdura nel tempo, ci ritroveremo (oltre alle problematiche muscolo-scheletriche citate in precedenza) a impedimenti ad esprimere le proprie abilità.

Lowen continua, spiegandoci che in molti casi questa condizione si accompagna a una zona cervicale tesa in avanti, come se questa zona volesse anticipare eventuali problemi a noi e la nostra salute. Spalla e cervicale si trovano così a “combattere” creando una fissazione: a livello della nostra vita ci sentiremo bloccati, senza riuscire a procedere in avanti e senza retrocedere perché consciamente non ci siamo accorti di questa paura.

Un altro esempio di problematiche psicosomatiche è la cosiddetta “gobba del bisonte” che vediamo appena al di sotto della zona cervicale: sembra un accumulo di grasso. Lowen ci spiega che qui si è “concentrato” il sentimento di rabbia che porta a questa particolare alterazione del tessuto: la persona si isola emotivamente per non percepire queste sensazioni. Un po’ come “nascondere la polvere sotto il tappeto”.

Le persone che presentano questo accumulo di adipe tenderanno a passare da periodi di sottomissione a scoppi di rabbia (probabilmente per aver accumulato troppo?).

Un altro spunto ce lo dà la dott.ssa Rainville, che nel suo libro “Metamedicina – ogni sintomo è un messaggio” ritiene che le spalle rappresentano la nostra capacità di portare dei pesi e dunque delle responsabilità. Per la Rainville i problemi alle spalle capitano molto spesso in quelle persone che tendono a caricarsi di responsabilità degli altri, perché secondo loro è l’unico modo per sentirsi amati. O, più semplicemente, si ritiene che bisogna “farsi carico delle felicità degli altri” e se vediamo gli altri soffrire, allora è meglio che ci carichiamo sulle spalle i loro problemi. E se non si riesce in questa “missione”, si arriva all’auto-svalutazione?

Vuoi risolvere queste problematiche?

Se la problematica a livello della spalla non passa con i metodi classici, al terapista é richiesto una visione olistica. In questo modo sarà possibile capire e interpretare il dolore. Risolvere il dolore (o l’infiammazione o il trauma), è importante per poter sopportare tutto quello che facciamo nella nostra vita, ma oltre a questo bisogna andare alla causa del problema, per poterlo risolvere.

È proprio per questo che le Aree e i punti visti in questo articolo devono essere trattati dopo un attento approfondimento della Vita della persona (stili di vita, lavoro, sport: tutti dati che servono per capire meglio di cos’ha bisogno la persona) e insieme a un Riequilibrio generale (che è mirato sulla persona, trattandosi di fatto di un trattamento personalizzato).

 

Il Trattamento dei punti e delle aree viste nell’articolo, se non correttamente trattate portano come CONSEGUENZA ad usura, alterazioni (iperlordosi, cifotizzazione), e deformazioni ossee (ad es. artrosi, stenosi, ernie, spine ossee, ecc.).

Per risolvere le problematiche alla spalla è utile la R.P.B. (Riflessologia Posturale Biodinamica), una metodica di lavoro che ho sviluppato negli anni. La Riflessologia Posturale Biodinamica permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.



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Lorenzo Benetti

Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,

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