Durante l’estate 2021 ho avuto il piacere di leggere un saggio di uno scrittore che in passato mi piaceva molto (ON Writing, di Stephen King).
On Writing spiega in sintesi come approcciarsi al mondo della scrittura.
Questo saggio mi ha dato spunto per alcuni pensieri olistici che potessero consigliare come cominciare a scrivere a persone che hanno cominciato un percorso terapeutico (e si trovano in difficoltà a mettere per iscritto le loro sensazioni, come è successo a me all’inizio).
Credo che la scrittura sia un’arte che possa essere allenata, guardando dentro di sé e prendendo spunto da tutto quello che ci succede durante il giorno.
È importante sapere, prima di cominciare a leggere questa serie di pensieri olistici, che non sono uno scrittore o uno psicoterapeuta (non nel momento in cui scrivo, almeno) e che le parole che Vi ritroverete a leggere sono frutto di esperienze personali e non di indicazioni terapeutiche.
Molto probabilmente avete appena cominciato un Vostro Percorso Personale e Vi è stato chiesto di cominciare a… scrivere!
E molto probabilmente Vi siete ritrovati con me me a chiederVi: Come cominciare?
EccoVi alcuni consigli: sono semplicemente frutto di “esperienza” fatta nel corso degli ultimi anni.
Lo strumento giusto.
Prima di tutto, per scrivere di Noi stessi, abbiamo bisogno naturalmente di uno strumento:
Carta e penna: metodo vintage, ma sempre molto buono, adatto anche semplicemente per prendere appunti,
Il pc: suvvia, non serve per forza Word, ci sono molti programmi gratis in internet,
Il cellulare: oltre alle varie app di moda, viaggi, fotografia, videomaking, social, browsing e qualsiasi diavoleria che finisca in -ing (sul serio, è giusto chiamarlo ancora telefono?), ce n’è una chiamata “Note”. Non ci crederete ma è gratuita e pronta per essere usata da Voi.
Il primo problema: "Non so scrivere!!!!"
Ora che abbiamo trovato il Nostro strumento, potremmo avanzare un’obiezione: “Sì, ma io non so scrivere!” o ancora: “non sono mai stato bravo a scrivere!”
Per iniziare, possiamo usare una regola molto semplice imparata alle medie: Soggetto, Predicato e Complemento. Non è una presa in giro: con questa semplice regola tutti gli scrittori che conoscete hanno scritto tutto quello che avete letto o che si trova in libreria (o in biblioteca). E intendo proprio tutto: dai saggi alle informazioni su come attaccare il Vostro caricabatterie alla presa del telefono.
Ma non è solo questo che intendevo…. All’inizio pensavo anch’io DI NON SAPER SCRIVERE! Dopotutto anche a scuola ero negato…
In effetti, se prendiamo scrittori, commediografi, santoni, romanzieri, ecc. sembra che tutti abbiano in comune una cosa: sembra che abbiano scritto la Verità. Inoltre, ognuno ha scritto citazioni che vengono ogni giorno condivise su Facebook o Instagram o altri social, rendendo le loro parole memorabili e scolpite nella storia.
La pensavo così, ma ho scoperto di essere lontano dalla realtà. Infatti, la differenza più importante fra me e loro era che ognuno di questi Scrittori fa una cosa, in un modo o nell’altro, meglio di me. Ovvero sanno mettere nero su bianco la loro vita, o per meglio dire, sanno scrivere di Sè stessi.
Gli esempi
Prendiamo ad es. un manuale di Psicologia, di un qualsivoglia Autore. All’interno troverete un paradigma che, come dice l’Enciclopedia Treccani “Nel linguaggio filos., termine usato da Platone per designare le realtà ideali concepite come eterni modelli delle transeunti realtà sensibili, e da Aristotele per indicare l’argomento, basato su un caso noto, a cui si ricorre per illustrare uno meno noto o del tutto ignoto. Con altro sign., il termine è stato recentemente introdotto nella sociologia e filosofia della scienza per indicare quel complesso di regole metodologiche, modelli esplicativi, criteri di soluzione di problemi che caratterizza una comunità di scienziati in una fase determinata dell’evoluzione storica della loro disciplina: a mutamenti di paradigma sarebbero in tal senso riconducibili le cosiddette «rivoluzioni scientifiche».” Ci sono vari paradigmi: Bioenergenetica, Costruttivismo, Gestalt, ecc., ed ognuno è una visione della realtà da parte di quell’Autore (o scuola di Pensiero) in riferimento a determinate problematiche della Vita. Il metodo di scrittura è scientifico, e al suo interno troveremo un tipo di scrittura di questo tipo (adatta agli studiosi di questa materia).
Differente è la scelta che cade sul romanzo: in base al genere troveremo Autori che scrivono di horror, avventura, storia, ecc… Prendendo ad esempio l’horror, i migliori Autori sono quelli che riescono a farVi vivere la paura perchè (fra le righe) scrivono delle loro paure.
Altri Autori, ad esempio John Grisham, scrivono gialli giudiziari perchè… è la loro materia: in questo caso, abbiamo un politico e avvocato, quindi sa dipanarsi bene fra leggi e intricati casi giudiziari, rendendo vivi i suoi personaggi (ad esempio avvocati).
Potremmo obiettare che gli esempi citati sono di “uomini studiati”, personaggi baciati dall’Ispirazione, gente che lo fa di professione e proprio per questo è nata con un dono.
Ma è vero anche che lo fa nel modo che gli è più congeniale. Perché, diciamolo, vogliamo scrivere di astrofisica quando in realtà potremo scrivere benissimo con i termini che usiamo nella vita di tutti i giorni?
Per esempio, se un idraulico e dovesse parlare della sua vita credo che potrebbe scrivere una cosa del tipo: “La mia vita fa acqua da tutte le parti, e non mi sentivo abbastanza abile da trovare la tubatura da dove tutto era partito. Poteva essere un tubo all’interno della casa o una tubazione in strada”.
Un lettore esterno potrà dire che è stato spiegato bene il problema, e se un domani vorremmo rileggere questo pensiero, sarà facilmente capibile.
Esempi di storia vissuta.
Un altro esempio, è una cosa che mi è successa in piscina verso fine Agosto. Il giorno prima aveva piovuto, si veniva da una settimana un po’ più fresca di quelle precedenti. Temperatura perfetta per una bella nuotata. All’esterno però. Quando mi sono buttato in acqua, ogni parte del corpo che è entrata in contatto con l’acqua fu colpita da stilettate di freddo. Il fatto poi di essermi rasato a zero la mattina non ha aiutato. La pelle nuda della testa sembrava costellata di aghi. Un po’ alla volta ho preso coraggio e sono partito: dopo 200 m (8 vasche) il mio corpo si era scaldato. Alla fine della nuotata, uscito dall’acqua, sentivo il corpo tonico. E rinfrescato.
Un altro esempio di scrittura è “La storia di J.B.”, pensiero olistico in cui Vi racconto una cosa successa a lavoro.
Come vedete l’esempio del nuoto e del pensiero olistico sono lunghi e ben strutturati perché sono frutto della mia personale esperienza; a differenza di quella dell’idraulico: lavoro che stimo, ma diciamola tutta… Non conosco!
Quindi, per concludere, la balla del “non sono mai stato in grado di scrivere neanche a scuola” non regge, ma se userete il Vostro lavoro o la Vostra passione tutto sarà più semplice.
Cosa ne pensi? Fammelo sapere con un messaggio whatsapp, un email o un commento!
Chiama
Scrivimi, riceverai una risposta entro 24 ore.
Lorenzo Benetti
Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,
P.IVA 03723580274
Lorenzo Benetti Masso Fisioterapista riflessologia posturale biodinamica massaggio sportivo riabilitazione Albignasego Abano Terme Camponogara Due Carrare Dolo Mira Fossó Pianiga Maserà di Padova Casalserugo Stra Legnaro Fiesso d’Artico Padova Sud Guizza Riviera del Brenta Selvazzano Dentro Ponte San Nicolò Vigonza Mirano cervicale lombare epicondilite ginocchio anca stress diaframma
Add Comment