Durante l’estate 2021 ho avuto il piacere di leggere un saggio di uno scrittore che in passato mi piaceva molto (ON Writing, di Stephen King).
On Writing spiega in sintesi come approcciarsi al mondo della scrittura.
Questo saggio mi ha dato spunto per alcuni pensieri olistici che potessero consigliare come cominciare a scrivere a persone che hanno cominciato un percorso terapeutico (e si trovano in difficoltà a mettere per iscritto le loro sensazioni, come è successo a me all’inizio).
Credo che la scrittura sia un’arte che possa essere allenata, guardando dentro di sé e prendendo spunto da tutto quello che ci succede durante il giorno.
È importante sapere, prima di cominciare a leggere questa serie di pensieri olistici, che non sono uno scrittore o uno psicoterapeuta (non nel momento in cui scrivo, almeno) e che le parole che Vi ritroverete a leggere sono frutto di esperienze personali e non di indicazioni terapeutiche.
Tanti corrono nella loro vita. Corrono perché devono lavorare e perché a lavoro devono correre, corrono perché devono preparare la cena, portare i bambini a destra e a manca. Corrono per vedere l’amica, o corrono in bagno? Ci sono anche quelli che corrono sportivamente parlando.
Corrono la sera per andare a dormire, per svegliarsi.
Sono anch’io un peccatore come tanti altri. Anzi, forse come lo siamo un po’ tutti in fondo.
Dalla mattina alla sera dopotutto anch’io: da quando mi alzo la mattina e faccio colazione alla sera, dopo una giornata di lavoro e vado a dormire.
Se la colazione è quel momento della giornata di “calma prima della tempesta”, una preparazione alla giornata che verrà, è la sera che diventa un momento magico.
Precisamente prima di andare a dormire.
Il mondo continua a girare, ma il tempo comincia a rallentare. Anzi no, sembra quasi che si fermi.
Immaginatevi la scena: in camera da letto ci siamo io e la mia ragazza che dorme, si sente solo il suo respiro tranquillo e ogni tanto il fruscio delle lenzuola.
Tutto il resto è immerso nel silenzio.
Ed è lì che la mia mente comincia a riavvolgere il nastro della giornata. Rivivo i momenti “salienti”.
Ci sono stati dei momenti che mi hanno fatto arrabbiare? Ridere? Mi sono stancato troppo?
Cos’ho imparato dalla giornata?
Molte volte chiudo gli occhi e ripenso all’acqua mentre nuotavo e la sento come fosse ancora lì ad accarezzarmi la pelle.
Altre volte la concentrazione va sul respiro e lascio che il corpo si calmi e si rilassi per bene.
Altre volte fantastico su quello che vorrei fare nel mio prossimo quadro, o semplicemente i suoi colori.
Che sia una cosa o un’altra, mi stupisco sempre di quanto il tempo sia un concetto relativo: di giorno viaggiamo a velocità folli (forse siamo noi che andiamo alla velocità della luce!).
Altre volte, come in questi momenti, in cui (ri) viviamo la giornata, sembra tutto fermarsi, e possiamo vivere un momento tutto nostro per guardarci dentro e scoprire un pò più di Noi.
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Lorenzo Benetti
Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,
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