Trattamento conservativo e scomparsa dell’ernia.

Trattamento conservativo e scomparsa dell’ernia.

Un motivo in più per seguire (e continuare) un programma di trattamenti e esercizi è il risultato di una serie di studi eseguiti da vari ricercatori. Da studi scientifici è emerso infatti che, seguendo un percorso personalizzato, i pazienti con ernia e lombosciatalgia vedevano il dolore ridursi o scomparire. Ma il vero cambiamento si vede quando si esegue una RMN o TAC di controllo dopo un periodo va dal mese ai 30 mesi: l’ernia scompariva completamente!!! (Saal, Bush, Ellenberg, Komori, ecc.)

Quindi, seguire un percorso definito “trattamento conservativo”, porta a vari benefici:

  • Il dolore si abbassa anche se al controllo l’ernia sembra invariata,

  • L’ernia può ridurre la sua ampiezza in un arco temporale relativamente breve: si parla di poche settimane,

  • Il dolore lombare e tutti i suoi sintomi scompaiono in media intorno alle 10 settimane (gli autori indicano un periodo variabile dal mese agli 8 mesi in fase acuta e in base alla soggettività del dolore),

  • La cosa sorprendente che si evidenzia da questi studi è che i risultati migliori sono stati raggiunti nelle ernie più grosse: questo dato mette in risalto il fatto che non è mai troppo tardi per star bene.

Sebbene tutto quello che avete letto finora riguardi sopratutto le ernie lombari, i risultati ottenibili (e ottenuti) dagli autori riguarda anche le ernie cervicali e dorsali.

Una domanda può sorgere spontanea, a questo punto: ma cosa succede all’interno del nostro corpo per far “sparire” l’ernia?

Il disco intervertebrale riceve il proprio nutrimento dalle strutture anatomiche circostanti, in quanto non riceve vascolarizzazione. I frammenti del disco che vengono espulsi, però, entrano nella circolazione sanguigna e, grazie all’azione dei macrofagi (cellule immunitarie che hanno il ruolo di veri e propri “spazzini” all’interno del Nostro corpo), vengono “digeriti dal Nostro corpo”. Oltre a questo, viene ri-vascolarizzata e rigenerata (grazie alla formazione di una cicatrice): questo processo, mentre avviene, potrebbe creare qualche dolore alla persona, ma il dolore scompare quando anche l’ernia scompare.

Abbiamo capito così come il Nostro corpo abbia una “miracolosa” capacità di autorigenerazione: è proprio per questo che al giorno d’oggi viene sempre di più sconsigliato l’intervento chirurgico: perché infatti ricorrere a un intervento e relativa lunga riabilitazione, quando la grande maggioranza di volte il Nostro corpo sta già riassorbendo l’ernia?

Vi lascio alle parole di Andersson, che nel 1996 diceva: “In passato, la maggior parte degli studi sull’ernia del disco hanno riguardato l’intervento chirurgico a causa della concezione erronea che l’ernia del disco fosse una patologia chirurgica. L’ernia del disco ha una prognosi favorevole nella maggior parte dei casi e il trattamento conservativo è il presidio iniziale di tale scelta, ancor prima di procedere a ulteriori indagini”.

Trattamento con la Riflessologia Posturale Biodinamica (R.P.B.)

Potete abbinare al Vostro percorso la R.P.B. (Riflessologia Posturale Biodinamica): è una metodica di lavoro che uso per il Trattamento delle ernie da anni.

Il lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.

  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con il Miofasciale).

  • Può essere inoltre utile il Trattamento del Diaframma, che come abbiamo già visto è collegato con parti del corpo come la zona lombare (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.

  • Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.

  • La Riflessologia Posturale Biodinamica permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

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Lorenzo Benetti

Lorenzo Benetti, Massofisioterapista iscritto all‘albo speciale nr. 45, Massaggiatore Sportivo, Riflessologo. Cod.fisc BNTLNZ83B27D325T,

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