Cellulite. E se non passa? Cellulite. E se non passa?

E se la cellulite non passa?

Quali sono le vere cause?

Cellulite: avete provato tutto per farla sparire?

Per esempio creme, massaggi con oli particolari, linfodrenaggio, pressoterapia e chi più ne ha ne metta?

Se siete arrivati qui è perché, molto probabilmente, avete avuto pochi o nessun beneficio!

In questo articolo vedremo quali sono le metodiche che possono realmente risolvere la problematica della cellulite, andando a ricercare la vera causa.

Quali possono essere le vere cause?

Quando si parla di cellulite (PEFS) la soluzione sembra essere sempre quella di trattare solo la zona colpita da questo inestetismo.

Quindi, ad esempio, solo le gambe e i glutei. Se è stato fatto un ciclo di Linfodrenaggio, ecco che in più si aggiungono tutte le manualità di apertura a livello del terminus, ma questa è la sola piccola differenziazione.

Ma le cause della cellulite (PEFS) sono molteplici e possono cambiare da persona a persona, richiedendo quindi un trattamento personalizzato.

Rivediamo insieme le cause:

  • ormonali,
  • vascolari e linfatiche, ovvero capillari, ricircolo venoso e sistema linfatico che non funzionano al meglio,
  • ritenzione idrica, che può essere causata dalla circolazione o un’assunzione errata di acqua,
  • peso,
  • patologie, ad esempio epatiche,
  • alimentazione sbilanciata,
  • problematiche intestinali,
  • vestiario troppo attillati (tipo jeans o leggins),
  • calzature non adatte,
  • postura,
  • ecc.

Quindi, un trattamento che voglia veramente migliorare o eliminare gli inestetismi dovrà essere basato sul miglioramento dello stile di vita, ovvero alimentazione, attività fisica e vestiario.

Il trattamento manuale invece dovrà essere incentrato non solo sulla circolazione linfatica che è un sintomo, ma anche sui fattori causali visti nella lista precedente. Migliorare la circolazione senza lavorare sulle altre cause porterà solamente a benefici temporanei.

Per esempio i punti di applicazione manuali potrebbero essere:

  • addome, bacino.
  • vie urinarie,
  • ghiandole endocrine (tiroide), appendice e timo,
  • riequilibrio degli Organi (intestino, cuore, cistifellea).
  • vie linfatiche superiori (se queste sono ostruite non potrà essere drenata la circolazione degli arti inferiori).
  • Stimolazione della circolazione linfatica tramite digitopressione.

Si valuteranno anche delle manovre connettivali qualora il tessuto connettivo ne avesse bisogno.

È importante inoltre verificare la presenza esiti cicatriziali (cicatrici e/o aderenze) che creano una sorta di “diga” a livello della pelle e nei tessuti sottostanti. Fanno parte di questa categoria sia esiti cicatriziali presenti sulla zona da trattare che lontani (ad es. una cicatrice per un parto cesareo limita sia la circolazione verso le gambe che il ritorno della circolazione stessa).

Inoltre potrebbero essere associati esercizi di stretching posturale per migliorare la postura e il benessere generale della persona. Avere più elasticità e mobilità aiuterà non solo l’apparato muscolo-scheletrico ma anche la circolazione. La contrazione muscolare aiuta il ritorno venoso, aumentando la circolazione e migliorando l’eliminazione di ristagni e “rifiuti”. È proprio per questo che avere una muscolatura in salute (giusta tonicità, elasticità e mobilità) può aiutare la circolazione.

Da notare che quando parliamo di Organi non intendiamo una patologia a carico dell’Organo di cui stiamo parlando.

Piuttosto intendiamo una disfunzione che non permette un corretto movimento dell’Organo in esame, che come conseguenza crea problematiche alla zona dolorosa (o infiammata o rigida), in questo caso la cellulite.

Trattamento con il Massaggio posturale endogeno.

Se la problematica della cellulite non è passata con gli interventi classici è perché i Trattamenti non sono stati effettuati sulla vera Causa, ma su una conseguenza. È come avessimo lavorato per tutto il tempo su un buco su un muro di casa nostra, rattoppandolo con le più moderne tecniche. Dimenticandoci però che magari quel buco poteva essere creato da una perdita d’acqua o qualcos’altro. E finché non trattiamo quella perdita d’acqua, il buco potrà aprirsi ancora e ancora, mandando in malora migliaia di euro spesi per “fantomatiche tecniche moderne”.

É indispensabile allora che il terapista adotti una visione diversa, in modo da capire e interpretare l’origine del dolore.

Con questo voglio dire che la parte estetica non sia importante, ma non bisogna solamente lavorare sull’inestetismo per eliminarlo.

Bisogna infatti risalire alla causa del problema per poterlo risolvere.

È indispensabile trattare l’individuo dopo un attento approfondimento della Vita della persona (stili di vita, lavoro, sport: tutti dati che servono per capire meglio di cos’ha bisogno la persona) per creare un Trattamento personalizzato, visto che tutti siamo diversi.

Bisogna rendersi conto che la problematica altro non è che una CONSEGUENZA che se trattata a sé stante potrà portare ad usura, alterazioni posturali e deformazioni ossee (ad es. artrosi, stenosi, ernie, spine ossee, ecc.).

Per risolvere le problematiche di cellulite è utile il Massaggio Posturale Endogeno, una metodica di lavoro che ho sviluppato negli anni. Questa metodica è utilizzabile anche in abbinamento con altri trattamenti, come linfodrenaggio, trattamenti connettivali, osteopatici e macchinari come la pressoterapia. Il massaggio posturale endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

Per gli operatori del settore: punti PEFS e linfatici arto inferiore sintomatici.

Questi punti possono aiutare, ma non risolvono da soli il problema della cellulite.

Linfostasi arti inferiori: 40-58 V, 10Rn, 28-42Vb, 33-38 E, 9-8-7-6 R/p, cerniera pelvica

PEFS: 6 Mc, cerniera pelvica e ombelicale, 10 – 13 Vc, 10 Rn, 10-9-8-7-6 R/p

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