Sintomi, Diagnosi e Trattamento.
L’artrosi è una delle problematiche reumatologiche più comuni, in cui si perde la cartilagine: questa membrana fa da “rivestimento” nelle estremità delle ossa che si articolano.
Sintomi
I sintomi più comuni in questa problematica sono:
- Dolore: cresce con l’aumentare dei movimenti e si riduce con il riposo.
- Rigidità mattutina: abbiamo la sensazione di “metterci un po’ per partire”, che scompare dopo poco tempo.
Se l’artrosi evolve si va incontro sempre di più a mobilità limitata (che può diventare anche invalidante), a seconda della zona anatomica coinvolta.
Un’altra caratteristica di questa problematica è la presenza di osteofiti, o speroni ossei. Gli osteofiti sono accumuli di calcio che si creano a livello dei corpi vertebrali che:
- irritano il midollo spinale,
- le fibre nervose che fuoriescono da queste zone.
L’artrosi può essere presente dai 40 anni, con un netto aumento dai 50 anni in poi.
Diagnosi
Non esistono specifici test diagnostici.
→ Si nota un aumento generico della VES e della PCR,
→ Modesto aumento dei globuli bianchi.
Ci può aiutare un esame radiografico (RX), dove potremmo notare un restringimento a carico degli spazi articolari e la presenza dei sopracitati speroni ossei.
Inizialmente la persona può andare incontro a debolezza alle gambe o alle braccia, che molte volte viene trascurata perché si pensa essere dovuta all’età non più verde.
Può presentarsi anche debolezza, fastidio, formicolio alle mani o ai piedi.
La realtà è che i disturbi che si possono presentare inizialmente possono essere vari e cambiano da persona a persona, e cambia sia il grado di dolore che si può manifestare che la zona dove si presenta (può colpire tutte le articolazioni)
Trattamento
Si cerca sempre di ricorrere al trattamento conservativo, ovvero non chirurgico.
Si consiglia riposo, non forzare troppo l’apparato muscolo-scheletrico con sforzi fisici o sovraccarichi.
La ricerca scientifica ha indicato che la riabilitazione precoce (ovvero all’inizio del presentarsi della problematica) e i trattamenti manuali ottengono ottimi risultati, con il blocco del procedere di questa fastidiosa problematica.
Il Massaggio Posturale Endogeno
Il Massaggio Posturale Endogeno è importante perché tratta il dolore derivante dalla problematica, bloccando nella maggior parte delle volte il procedere dell’artrosi.
il Massaggio Posturale Endogeno porta degli importanti vantaggi per la persona:
- durante il trattamento il dolore provato è minimo,
- le sedute sono generalmente a cadenza settimanale (nei casi più gravi o acuti si possono effettuare sedute più corte e più sedute settimanali),
- non è raro trovare giovamento già dalle prime sedute,
- una volta finito il ciclo può essere utilizzato come trattamento di mantenimento per avere effetti nel lungo periodo.
Parlando di questa problematica non è possibile parlare di zone o punti “sintomatici”: le persone che ne sono affette hanno storie cliniche di dolori così diverse che usare dei protocolli preconfezionati porterebbe semplicemente una a creare confusione.
L’artrosi fa parte delle problematiche croniche, e tutte le persone che ne sono soggette possono presentare caratteristiche simili: uno scorretto uso dell’articolazione colpita dall’artrosi. In più la persona è stata sottoposta nella vita a traumi e/o operazioni che come conseguenza ha portato il corpo a finire le “possibili compensazioni”.
Infatti, ogni volta che il nostro corpo riceve un trauma cambia qualcosa a livello strutturale.
Ad es. un piccolo incidente stradale a cui non facciamo caso, fa perdere la curvatura fisiologica a livello del collo, i muscoli devono “riadattarsi” alla nuova struttura e creano rigidità, favorendo la formazione di artrosi a livello del collo. Se si crea una rigidità a livello cervicale, il corpo dovrà riadattarsi anche nel resto del corpo. Più traumi o operazioni (anche se solo “cariette” o arrabbiature non superate) porteranno a nuovi compensi e nuovi adattamenti, fino a quando il corpo non dice BASTA e comincia a creare dapprima dolori sotto forma di problematiche facilmente superabili (cervicalgie, lombalgie, stress, gastriti, ecc.) fino a creare problematiche ben peggiori (artrosi, artriti, burnout, fibromialgia, artrite psoriasica, depressione, ecc.)
Il Massaggio Posturale Endogeno può migliorare lo stato fisico della persona, grazie a una prima seduta in cui si “indaga” sulla vita della persona e si cerca di capire quali obiettivi raggiungere e in quanto tempo, personalizzando il trattamento anche in base al dolore e alla limitazione articolare della persona.
Potrà cambiare sia la pressione (quindi nel rispetto della sensibilità), sia la durata (dolori in fase acuta prevedono sedute più corte) sia la cadenza (che può variare da due volte a settimana a periodi più lunghi in base alla storia della persona).
Riassumendo:
il Massaggio Posturale Endogeno produce i seguenti miglioramenti nell’artrosi:
- Azione analgesica su dolore acuto e cronico (stimola e produce endorfine, encefaline e dinorfine),
- Migliora la mobilità articolare (e aiuta a sentire sempre meno quella fastidiosa rigidità mattutina),
- Azione miorilassante (rilassa la muscolatura e toglie le contratture),
- Azione antinfiammatoria,
- Migliore qualità del sonno,
- Azione sulla postura,
- Azione sulla circolazione (rimozione di cataboliti e miglior ossigenazione dei tessuti).