Nascita di una figlia, parte 2.
Ciao, è il tuo papà che ti scrive.
Sì, quello che molto probabilmente senti parlare con una voce ovattata. Quello che ti racconta la sua giornata, ogni tanto canticchia qualcosa, ogni tanto si sofferma solamente ad accarezzare la pancia della mamma, speranzoso di sentire la tua presenza.
È buffo perché, da quando abbiamo scoperto che hai preso casa nella pancia della mamma, sono curioso di conoscerti.
Ho un po’ paura, te lo dico sinceramente. Ho un po’ paura perché quello di essere padre è una mansione che nessuno insegna… Ho pensato molto nei mesi cosa farò come padre, cosa potrei insegnarti, cosa vorrei che diventassi. Alla fine sono arrivato alla conclusione che vorrei solamente che tu fossi sana e per quanto mi riguarda… cercherò di donarti quello che sono. E cercherò di essere un padre, non un amico…
So che arriveremo a degli scontri, e in certi momenti non capirai il perché, ma saranno degli scontri fra il nostro modo di vedere il mondo, in modo che Tu possa scoprire il modo giusto per te.
Ti farò capire che non sei mia figlia. Non mi piace quel “mia”. Non sei una mia proprietà, e cercherò di capire insieme a Te qual è la Tua strada e, quando sarà il momento, lasciarti andare, vederti crescere come Donna.
Io e mamma Giulia non vediamo l’ora di conoscerti e farti crescere insieme a noi. Perché tu ora non lo sai, ma hai già fatto una magia… Hai fatto diventare una coppia di individui chiamati Lorenzo e Giulia una famiglia. Intanto Tu cresci, mamma e papà ti aspettano a Dicembre.