Riabilitazione cervicale completa! Esercizi per la contrattura cervicale! Riabilitazione cervicale completa! Esercizi per la contrattura cervicale!

Riabilitazione cervicale completa

Esercizi per la contrattura cervicale

La cervicalgia è una condizione diffusa che coinvolge sintomi osteo muscolari e neurologici, insieme ad altri segnali come cefalee e vertigini. La diagnosi è basata su una lista di sintomi che aiutano a identificare diverse tipologie di cervicalgia. I fattori scatenanti includono stili di vita sedentari, movimenti errati, posture scorrette e tensioni psicoemotive. Se non trattati correttamente, possono portare a alterazioni della colonna vertebrale e deformazioni ossee.

Il trattamento varia a seconda della fase della cervicalgia. Nelle fasi acute e subacute, vengono utilizzati farmaci e fasce riscaldanti, mentre nella fase cronica si richiede un approccio più completo. I trattamenti manuali e gli esercizi personalizzati sono eseguiti da professionisti qualificati e mirano a distendere la muscolatura, migliorare l’articolazione e correggere posture scorrette. L’importanza della diagnosi clinica e della personalizzazione dei trattamenti è sottolineata per affrontare efficacemente la cervicalgia.

Panoramica sulla riabilitazione cervicale completa.

Benvenuti nel mio canale che tratta di benessere e salute! Il video di oggi è dedicato al benessere cervicale! Se siete tra coloro che affrontano quotidianamente fastidiosi dolori cervicali, siete nel posto giusto. Dopo una breve introduzione in cui vi spiegherò un paio di regole per fare al meglio il programma, vedremo poi gli esercizi cervicali.

La regione cervicale è spesso soggetta a tensioni e dolori a causa di uno stile di vita sedentario, posture scorrette e stress quotidiano. È fondamentale comprendere che la causa principale di questi disagi risiede nella muscolatura, che può irrigidirsi a causa delle nostre abitudini quotidiane.

Il programma di esercizi cervicali si focalizza su esercizi di allungamento, progettati per rilassare e quindi migliorare la flessibilità e la resistenza muscolare.

Ciò che rende il nostro programma unico è la sua adattabilità a qualsiasi contesto, perfetto anche per coloro che desiderano sgranchirsi rapidamente durante la pausa pranzo o in ufficio (i primi 5 esercizi).

Gli esercizi sono pensati per essere eseguiti con facilità, senza richiedere attrezzature specifiche.

Intraprendere questo percorso con noi non solo allevierà i vostri dolori cervicali, ma vi introdurrà anche a una routine di benessere che si integra armoniosamente nella vostra vita quotidiana.

https://youtu.be/TYFxmZlpQ-M

Il programma degli esercizi è questo:

Esercizio numero 1)

Esercizio di autoallungamento. Posizione seduta, con piccoli movimenti circolari del capo immaginare di percorrere in salita una scala a chiocciola, ripetere l’esercizio in senso opposto. 20 rotazioni in senso orario e 20 rotazioni in senso antiorario.

Esercizio numero 2)

Esercizio di autoallungamento. Posizione seduta, con una mano sul mento e l’altra dietro la nuca, eseguire un autoallungamento controllando che la direzione dello sguardo rimanga orizzontale. Ripetere per 5 volte.

Esercizio numero 3)

Esercizio di autoallungamento.

A lavoro: Posizione seduta, raggiungere l’orecchio destro con la mano sinistra e, appoggiando il palmo della mano, aiutare la rotazione del capo. Eseguire in controlateralità. Ripetere 5 volte per lato.

A casa: Posizione seduta, raggiungere l’orecchio destro con la mano sinistra e, appoggiando il palmo della mano, aiutare la rotazione del capo. Arrivati al nostro grado massimo di rotazione (senza sentir dolore), rimaniamo in posizione per 5 secondi e torniamo con il capo dritto lentamente. Eseguire in controlateralità. Ripetere 5 volte per lato

Esercizio numero 4)

Esercizio di autoallungamento. Posizione seduta, senza muovere il capo, descrivere dei cerchi sempre più ampi con gli occhi, prima in un senso poi nell’altro. Eseguire l’esercizio per 20 secondi.

Esercizio numero 5)

Seduti su una sedia leggermente lontana da un tavolo, appoggiare la fronte sul dorso della mano sovrapposta all’alta, gomiti ben distanti l’uno dall’altro e ricercare il rilassamento dei muscoli del collo. Eseguire l’esercizio per 30 secondi.

Esercizio numero 6)

Seduti su una sedia, tenere le gambe aderenti l’una all’altra. Mano sotto i glutei dalla parte opposta (esempio mano destra sotto gluteo sinistro) e con l’altra mano a livello occipitale (attaccatura capelli dietro nuca) portare il collo verso il basso, con gli occhi che guardano verso il capezzolo. 5 respirazione per parte.

Esercizio numero 7)

Mobilità articolare. Posizione seduta alla parete, eseguire il movimento di antero-retropulsione del mento, lasciando scivolare l’occipite sulla parete e prendendo coscienza delle variazioni della lordosi cervicale. Eseguire per 5/6 respirazioni.

Esercizio numero 8)

Mobilità articolare. Posizione seduta alla parete, eseguire il movimento di antero-retropulsione del capo staccando e riappoggiando l’occipite alla parete, mantenendo lo sguardo orizzontale. Eseguire per 10 respirazioni.

Esercizio numero 9)

Mobilità articolare. Posizione supina, gambe piegate, portare le mani dietro la nuca e poi, partendo dall’alto, sollevare gradualmente i gomiti, la testa, le vertebre cervicali, dorsali per poi riappoggiarle a terra gradualmente vertebra dopo vertebra. Dobbiamo immaginare di srotolare lentamente la colonna vertebrale. Ripetere per 5/6 respirazioni.

Esercizio numero 10)

Mobilità articolare. Posizione quadrupedica, abbandonare completamente la testa alla forza di gravità, poi riportarla lentamente in linea con il resto della colonna vertebrale, retraendo il mento e mantenendo lo sguardo a terra.

Esercizio numero 11) nel video lo sentirete nominare esercizio 8 mal di schiena.

Mobilità articolare. Posizione quadrupedica. Respirare abbassando la testa e facendo “la gobba” con la schiena, rilasciare l’aria inarcando la schiena e sollevando la testa. Ripetere per 5/6 respirazioni.

Esercizio numero 12)

Da posizione supina sollevare le gambe ed appoggiarle su una sedia con angolo coscia-gamba di circa 90°. Sguardo rivolto verso l’alto. Si annulla la pressione sui dischi intervertebrali e di conseguenza la muscolatura della colonna vertebrale perde tensione e si rilassa. Rimaniamo in questa posizione per 2/3 minuti.

Trattamento con Massaggio Posturale Endogeno

Il Trattamento effettuato con il Massaggio Posturale Endogeno è importante perché tratta il dolore derivante dalla problematica, bloccando nella maggior parte delle volte il procedere dell’artrosi.

il Massaggio Posturale Endogeno porta degli importanti vantaggi per la persona:

  • durante il trattamento il dolore provato è minimo,
  • le sedute sono generalmente a cadenza settimanale (nei casi più gravi o acuti si possono effettuare sedute più corte e più sedute settimanali),
  • non è raro trovare giovamento già dalle prime sedute,
  • una volta finito il ciclo può essere utilizzato come trattamento di mantenimento per avere effetti nel lungo periodo.

Il trattamento effettuato per questa problematica si indirizza ovviamente nella zona cervicale. Il vantaggio di questa tecnica è la possibilità di lavorare anche lontani dalla sede del trauma, sopratutto se questo è molto doloroso e in fase infiammatoria.

il Massaggio Posturale Endogeno può migliorare lo stato fisico della persona, grazie a una prima seduta in cui si “indaga” sulla vita della persona e si cerca di capire quali obiettivi raggiungere e in quanto tempo, personalizzando il trattamento anche in base al dolore e alla limitazione articolare della persona. Inoltre si eseguirà una valutazione della mobilità. Si trova infatti una riduzione in una o più direzioni e, nel caso di urti laterali, la mobilità sarà ridotta in modo asimmetrico.

Durante il trattamento potrà cambiare sia la pressione (quindi nel rispetto della sensibilità), sia la durata (dolori in fase acuta prevedono sedute più corte) sia la cadenza (che può variare da due volte a settimana a periodi più lunghi in base alla dolorabilità della persona).

Gli esercizi visti in questo articolo vanno bene per tutti, ma possono essere personalizzati per andare ancora più incontro alle necessità del paziente.

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