La rottura del sottospinoso può essere trattata senza chirurgia con riposo, terapia fisica e riabilitazione. Il recupero avviene in tre fasi: controllo del dolore, rinforzo muscolare e ritorno alle attività. La rottura del sottospinoso può essere trattata senza chirurgia con riposo, terapia fisica e riabilitazione. Il recupero avviene in tre fasi: controllo del dolore, rinforzo muscolare e ritorno alle attività.

Rottura del Sottospinoso

No Operazione: Approccio Conservativo e Gestione Non Chirurgica

La rottura del tendine del muscolo sottospinoso, parte della cuffia dei rotatori della spalla, può essere trattata con successo attraverso metodi non chirurgici. Questo articolo esamina l’anatomia coinvolta, le cause, i sintomi, i metodi diagnostici e l’approccio conservativo per gestire questa lesione tendinea.

Anatomia e Fisiologia del Muscolo Sottospinoso

Il muscolo sottospinoso è uno dei quattro muscoli del cuffia dei rotatori, situato sotto la scapola. Il suo tendine si collega all’omero ed è essenziale nei movimenti di rotazione e stabilizzazione della spalla. La sua funzione principale è quella di favorire la rotazione esterna della spalla e contribuire alla stabilizzazione dell’articolazione gleno-omerale, prevenendo la lussazione.

Cause della Rottura del Sottospinoso

Le rotture del tendine del muscolo sottospinoso possono essere attribuite a vari fattori:

  1. Traumi Acuti: Lesioni dirette o cadute possono causare danni significativi al tendine, con possibile rottura parziale o completa.
  2. Sovraccarico Ripetuto: Movimenti ripetitivi della spalla o sovraccarico dovuto a sport o attività lavorative che richiedono sforzi ripetuti possono indebolire progressivamente il tendine.
  3. Degenerazione Cronica: Con l’invecchiamento, il tendine può perdere elasticità e resistenza, aumentando il rischio di lesioni. Per esempio, l’artrosi della spalla.
  4. Stress Meccanico: Attività che impongono movimenti ripetitivi o sollecitazioni eccessive possono contribuire all’usura e alla degenerazione del tendine.

Sintomi della Rottura del Sottospinoso I sintomi associati alla rottura del tendine del muscolo sottospinoso possono includere:

  1. Dolore nella Spalla: Può essere acuto o cronico e si localizza nella regione posteriore e laterale della spalla.
  2. Debolezza Muscolare: Difficoltà nei movimenti di rotazione esterna e nell’alzare il braccio sopra la testa.
  3. Scarsa Mobilità: Limitazioni nei movimenti della spalla, in particolare durante la rotazione.
  4. Scricchiolii o Rumori: Sensazione di scricchiolio o rumore durante i movimenti della spalla, segno di una possibile lesione del tendine.

Diagnosi e Trattamento Conservativo

La diagnosi della rottura del muscolo sottospinoso coinvolge un esame fisico dettagliato e l’uso di test di imaging come l’ecografia o la risonanza magnetica. Una diagnosi precoce e accurata è fondamentale per determinare il miglior percorso terapeutico.

Nel trattamento conservativo della rottura del sottospinoso, vengono adottate diverse strategie:

  1. Riposo e Limitazione dell’Attività: Evitare movimenti che provocano dolore e stress sulla spalla per favorire il recupero.
  2. Terapia Fisica: Un programma di esercizi specifici per rafforzare i muscoli del manguito dei rotatori e migliorare la mobilità della spalla.
  3. Ghiaccio e Terapia Antinfiammatoria: Applicazioni di ghiaccio per ridurre l’infiammazione e antidolorifici o FANS per alleviare il dolore.
  4. Infiltrazioni: Iniezioni di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e alleviare temporaneamente il dolore.

Riabilitazione Post-Trattamento Conservativo della Rottura del Sottospinoso

Il trattamento conservativo della rottura del tendine del muscolo sottospinoso si basa su strategie mirate per ridurre il dolore, migliorare la funzionalità della spalla e prevenire la progressione del danno senza necessità di intervento chirurgico. La riabilitazione gioca un ruolo fondamentale in questo processo e si sviluppa in tre fasi principali: iniziale, intermedia e finale.


Fase Iniziale: Riduzione del Dolore e Recupero della Mobilità Passiva

L’obiettivo primario della fase iniziale è la gestione del dolore e il ripristino della mobilità senza aggravare la lesione. Le strategie adottate includono:

  • Riposo Funzionale: Evitare movimenti che possano sovraccaricare la spalla, limitando l’uso del braccio in posizioni dolorose.
  • Applicazione di Ghiaccio: Utilizzato per ridurre l’infiammazione e il dolore, specialmente nelle prime settimane.
  • Terapie Manuali: Tecniche di mobilizzazione passiva della spalla eseguite dal fisioterapista per mantenere la mobilità articolare.
  • Esercizi di Allungamento: Movimenti delicati per mantenere l’elasticità muscolare senza stressare il tendine lesionato. Tra questi, gli esercizi pendolari di Codman aiutano a ridurre la tensione sulla cuffia dei rotatori.

In questa fase, è essenziale evitare movimenti bruschi o carichi elevati sulla spalla per non peggiorare la lesione.


Fase Intermedia: Rinforzo Muscolare Progressivo e Stabilizzazione della Spalla

Superata la fase iniziale, si passa al rinforzo muscolare graduale per migliorare la stabilità della spalla e prevenire squilibri muscolari. Gli esercizi si concentrano su:

  • Attivazione Muscolare Controllata: Esercizi isometrici che permettono di contrarre i muscoli senza muovere l’articolazione, evitando stress eccessivi sul tendine.
  • Esercizi con Elastici a Bassa Resistenza: Permettono un’attivazione controllata della cuffia dei rotatori, rinforzando il sottospinoso senza rischio di sovraccarico.
  • Stabilizzazione Scapolare: Esercizi mirati a migliorare il controllo della scapola, fondamentale per una biomeccanica corretta della spalla.
  • Lavoro Propriocettivo: Esercizi su superfici instabili o con l’uso di tavolette propriocettive per migliorare la percezione e il controllo dei movimenti della spalla.

L’obiettivo in questa fase è migliorare progressivamente la forza senza provocare dolore o infiammazione.


Fase Finale: Recupero della Funzionalità e Ritorno alle Attività

Nella fase finale, il focus si sposta sul ritorno alle attività quotidiane e sportive attraverso esercizi avanzati che aumentano la resistenza e la coordinazione. Le strategie includono:

  • Esercizi Funzionali: Movimenti specifici che simulano attività della vita quotidiana o sportive.
  • Incremento del Carico Muscolare: L’uso di pesi leggeri aiuta a migliorare la forza senza rischiare nuove lesioni.
  • Potenziamento della Cuffia dei Rotatori: Esercizi mirati a migliorare la resistenza muscolare e prevenire nuove lesioni.

Un recupero completo richiede tempo e costanza, ed è fondamentale seguire le indicazioni del massofisioterapista per evitare ricadute.

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