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Sindrome Piriforme o Mal di schiena?

Come riconoscerla e come risolvere?

La sindrome del piriforme è definita come “sindrome da intrappolamento del nervo sciatico” o “falsa sciatalgia”, ed è una problematica (descritta da Yoeman) con sintomi simili a quelli del Mal di Schiena.

Per farVi capire la sua frequenza, Vi basti pensare che fu condotto uno studio (1) su 240 pazienti che lamentavano problemi lombo-sacrali (mal di schiena): fu diagnosticata  nel 43% dei casi.

Sempre da ricerche scientifiche, il sesso femminile è molto più colpito da questa sindrome, in rapporto 6:1 rispetto ai maschi.

Sintomi.

Sebbene le aree più colpite siano quelle del mal di schiena, si presenta più facilmente con dolore pungente nella zona glutea (anche), zona posteriore della coscia e raramente con irradiazione dal ginocchio al piede o inguine.

Anatomicamente parlando, il nervo ischiatico (sciatico) passa vicino o all’interno del muscolo (15-30% dei casi): è proprio a causa di una sua “strozzatura” che si crea un’irritazione del nervo, derivato da un irrigidimento del muscolo piriforme. 

Diagnosi.

La sindrome viene diagnosticata da personale medico, con una visita clinica. Lo specialista eseguirà una serie di test, fra cui ricordiamo: Test di Freiberg (2), Test di Pace e Neagle (3). Utilizzati anche i test di Faber, Saudek e Mirkin.

Sarà sempre a discrezione dello specialista consigliare al paziente esami diagnostici quali elettromiografia (per verificare l’integrità del nervo sciatico), TAC o RMN.

Autovalutazione. Un metodo “casalingo” per valutare il Vostro piriforme, è questo: provate ad accavallare le gambe come fanno gli uomini. Se sentite dolore o intorpidimento della gamba, ecco che potreste soffrire di questa sindrome dalla parte della gamba piegata.

Cause.

Possiamo riconoscere una componente multifattoriale che causa il dolore sciatico dovuto a sindrome del piriforme:

  1. Traumi, microtraumi nella regione glutea: ad esempio cadute, o quando ci si irrigidisce per non cadere.
  2. Interventi chirurgici all’anca.
  3. Posture scorrette: ad esempio quando siamo seduti per troppo tempo (in particolare con il femore intraruotato).
  4. Attività lavorativa intensa: appoggio di pesi a terra abducendo e flettendo le anche.
  5. Attività sportiva troppo intensa: questa sindrome è più frequente in ciclisti, podisti, ballerini, canotaggio o thriathlon. Uno dei movimenti che provoca di più questo problema è nei cambi repentini di direzione.
  6. Altre motivazioni: dismetrie degli arti, scoliosi lombare o iperlordosi lombare.

Come risolvere?

In fase acuta un medico deciderà per la prescrizione di farmaci Antinfiammatori (FANS), miorilassanti o antidolorifici. Possono essere utili in abbinamento le Terapie fisiche (laserterapia, Te.ca.R.). Questi “interventi” sono molto utili, ma dobbiamo ricordarci che non vanno ad aumentare di molto i normali (e naturali) tempi di recuperi del corpo.

Il metodo migliore per risolvere la sindrome del Piriforme è quella di utilizzare Trattamenti manuali e esercizio fisico.

I Massaggi vengono utilizzati per eliminare le tensioni in questa zona ed eliminare trattare i Trigger Point (a livello di questo muscolo e nei muscoli satelliti → medio gluteo e piccolo gluteo).

Un esercizio di stretching molto utile ce lo consigliano Donna e Steven Finando, nel loro libro “La terapia dei Trigger point”:

Sdraiati a pancia in su con i piedi sul pavimento e le ginocchia piegate. Incrociare la gamba del lato sano sull’altra, usandola poi per spingere quest’ultima vero il pavimento. Attenzione a non sollevara l’anca dal suolo o dal lettino: possiamo applicare una delicata pressione verso il basso con la mano sulla SIAS sul lato dolente. Eseguire questo esercizio per 15-20 secondi e ripetere 10 volte.

Il Massaggio Posturale endogeno

I disturbi che si presentano Nostro corpo in realtà hanno origine da componenti multifattoriali, ovvero posturali, psicosomatici, alimentari. Liberare il corpo da queste costrizioni ci aiuterà a correggere la Nostra Postura, migliorare la performance sportiva e recuperare vitalità e Ben-Essere.

Il Massaggio Posturale Endogeno  permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

Un esempio di lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.
  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con manovre decontratturanti). Oltre al muscolo in sé, si tratteranno i pilastri diaframmatici e i muscoli collegati al diaframma.
  • Può essere inoltre utile il Trattamento Viscerale, visto che molti Organi sono collegati al diaframma. Ad esempio, se non viene trattato correttamente il Diaframma, la rigidità in questa zona potrebbe creare tensioni a livello intestinale, e portare anche il soggetto a creare ernie inguinali.
  • Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.

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