Colpo di frusta cervicale.

Cos’è, come succede e cosa fare.

Il colpo di Frusta cervicale è stato menzionato per la prima volta dal dott. Crowe nel 1928 e il dott. Davis nel 1945. Viene associata spesso agli incidenti automobilistici, quindi non è così strano che una sua definizione esaustiva è data da una serie di esperti di assicurazioni canadesi. Essi infatti scrivono che il colpo di frusta è “un meccanismo di accelerazione e decelerazione con trasferimento di energia al collo. Esso può essere innescato da un incidente automobilistico con tamponamento o urto laterale, ma può verificarsi anche durante tuffi eseguiti male o altri incidenti. L’impatto può provocare lesioni alle ossa o ai tessuti molli (colpo di frusta), che a loro volta possono condurre a svariate manifestazioni cliniche (disturbi associati al colpo di frusta)” (Quebec Task Force).

Il numero di macchine in rapida ascesa è una delle cause che sta facendo crescere sempre il numero di persone che si rivolgono a specialisti per richiedere un adeguato Trattamento. Senza di questo, infatti, la cervicalgia (il male al collo) a lungo andare può diventare cronica.

Ma in che modo si crea il colpo di frusta e perché crea così tanti problemi?

Meccanismo del trauma.

Come abbiamo visto precedentemente, possiamo definire il colpo di frusta un evento traumatico a carico della regione cervicale. Possiamo dividere il trauma in “due momenti”:

  1. Iperestensione: in questa fase il collo si piega esageratamente indietro. Le strutture anatomiche “colpite”, sono: muscoli para-vertebrali (SCOM, lunghi del collo e testa), dischi intervertebrali, legamento longitudinale anteriore. Vengono compresse inoltre le articolazioni posteriori e i processi spinosi.
  2. Iperflessione: in questa fase il collo fa il movimento contrario a quella precedente. Le strutture anatomiche colpite sono: la muscolatura posteriore, legamenti longitudinale posteriore, interspinoso e nucale e capsule articolari. Vengono compresse le articolazioni e i corpi vertebrali anteriormente.

A causa dell’impatto, le forze che compensano gli urti vengono abbondantemente superate, portando danni alla colonna. Danni alla colonna che si traducono con una modificazione della fisiologica lordosi (ovvero la curva a forma di “C” rovesciata a livello di cervicale e zona lombare), facendo diventare la nostra colonna cervicale dritta (rettilinea) o a cifotizzarla (a “trasformarla” in convessa). In altre parole, tutte le strutture mobili si “stirano”.

In queste situazioni, i muscoli  e tutte le altre strutture anatomiche dovranno “riadattarsi” alla nuova conformazione, creando rigidità, dolore e tutti i sintomi che vedremo fra poco. Inoltre, trascurare questa problematica porta il corpo a riadattarsi anche nel resto del corpo, fino a creare nel tempo problematiche ben peggiori (artrosi, artriti, burnout, fibromialgia, artrite psoriasica, depressione, ecc.)

Sintomi Colpo di Frusta.

I sintomi che si vengono a creare nel colpo di frusta cervicale sono svariati, più o meno gravi e soggettivi.

  • Dolori e/o rigidità al collo.
  • Dolori e/o rigidità alle braccia. Può essere presente anche limitazione funzionale e/o formicolio, causato da un interessamento di un nervo cervicale.
  • Problematiche a carico dell’ATM (articolazione temporomandibolare).

Ci possono essere anche altre problematiche associate, quali: cefalea (mal di testa), nausea, vomito, disturbi all’orecchio, disturbi all’occhio, disturbi visivi, vertigini, perdita di coscienza, insonnia, ipersudorazione e sbalzi d’umore.

É da ricordare che si possono presentare problemi a carico della sfera psichica, in cui la persona che ha subito il trauma presenta alterazioni nella vita di tutti i giorni. Potrà avere, ad es., ansia legata ai viaggi, stress post-traumatico, paura di muoversi, concentrazione ridotta.

Anche la posizione può peggiorare i sintomi. Se il trauma arriva da forze posteriori o il collo al momento dell’urto è ruotato, il danno sarà maggiore.

Da ricordare che il protrarsi della problematica dopo mesi o anni è dovuta dalla condizione del collo precedentemente al trauma: più questo era “malmesso” prima dell’incidente, più si potrà aggravare la situazione successivamente.

Per finire, una curiosità. Indagini incrociate nei paesi sviluppati e non ha portato a un “sorprendente” risultato: si è visto infatti che nei paesi dove il livello culturale è inferiore (e lo è anche la pratica legale), i sintomi spariscono molto prima e la cronicità degli stessi è presente in meno casi!

Indagini strumentali.

Per il colpo di frusta è generalmente consigliata la radiografia, sopratutto nei casi più gravi, per escludere che siano presenti fratture.

La risonanza magnetica nucleare (RMN) viene riservato solo in casi molto gravi, e sopratutto per capire se l’incidente è stato così grave da far pensare un possibile intervento chirurgico (che per fortuna capita in rari casi).

Trattamento Colpo di Frusta.

Inizialmente si è nella fase infiammatoria, dove il medico valuterà farmaci antinfiammatori e analgesici (e l’utilizzo magari di qualche rimedio naturale). Successivamente è molto importante ricorrere a trattamenti manuali e riabilitazione, per ritornare nel più breve tempo possibile a un’ottima qualità di vita.

→ Molte volte viene consigliato l’uso del collare. Il collare non dev’essere utilizzato oltre il periodo che è stato prescritto dal medico (che va dalle 72 ore per i casi più lievi a 18 giorni e più per i casi più gravi).Utilizzi lunghi portano alla formazione di cicatrici e aderenze con conseguente limitazione ai movimenti. Movimenti che possono peggiorare anche se si “indossa male” il collare: rimanendo perfettamente in asse aiuta a mantenere la fisiologica lordosi e aiuterà la persona a sentire meno dolore (e aiutare il terapista nella riabilitazione e nel lavoro sui muscoli rigidi). Al contrario, la cervicalgia si sentirà di più e sarà più facile che questa vada incontro a cronicizzazione. Studi recenti hanno incoraggiato a partire il più presto possibile con il trattamento, e hanno dimostrato che seguire questa strada porta risultati più veloci.

Trattamento con il Massaggio Posturale Endogeno.

Il Trattamento effettuato con il Massaggio Posturale Endogeno è importante perché tratta il dolore derivante dalla problematica, bloccando nella maggior parte delle volte il procedere dell’artrosi.

il Massaggio Posturale Endogenoporta degli importanti vantaggi per la persona:

  • durante il trattamento il dolore provato è minimo,
  • le sedute sono generalmente a cadenza settimanale (nei casi più gravi o acuti si possono effettuare sedute più corte e più sedute settimanali),
  • non è raro trovare giovamento già dalle prime sedute,
  • una volta finito il ciclo può essere utilizzato come trattamento di mantenimento per avere effetti nel lungo periodo.

Il trattamento effettuato per questa problematica si indirizza ovviamente nella zona cervicale. Il vantaggio di questa tecnica è la possibilità di lavorare anche lontani dalla sede del trauma, sopratutto se questo è molto doloroso e in fase infiammatoria.

il Massaggio Posturale Endogeno può migliorare lo stato fisico della persona, grazie a una prima seduta in cui si “indaga” sulla vita della persona e si cerca di capire quali obiettivi raggiungere e in quanto tempo, personalizzando il trattamento anche in base al dolore e alla limitazione articolare della persona. Inoltre si eseguirà una valutazione della mobilità. Si trova infatti una riduzione in una o più direzioni e, nel caso di urti laterali, la mobilità sarà ridotta in modo asimmetrico.

Durante il trattamento potrà cambiare sia la pressione (quindi nel rispetto della sensibilità), sia la durata (dolori in fase acuta prevedono sedute più corte) sia la cadenza (che può variare da due volte a settimana a periodi più lunghi in base alla dolorabilità della persona).

Riassumendo.

il Massaggio Posturale Endogeno produce i seguenti miglioramenti nel colpo di frusta cervicale:

  • Azione analgesica su dolore acuto e cronico (stimola e produce endorfine, encefaline e dinorfine),
  • Migliora la mobilità articolare (e aiuta a sentire sempre meno quella fastidiosa rigidità mattutina),
  • Azione miorilassante (rilassa la muscolatura e toglie le contratture),
  • Migliora stati di stress e paure (grazie al lavoro sul sistema nervoso e la stimolazione di endorfine, encefaline e dinorfine),
  • Azione antinfiammatoria e circolatoria (rimozione di cataboliti e miglior ossigenazione dei tessuti),
  • Migliore qualità del sonno.

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