Consigli per la Postura.
I tacchi alti possono esercitare un impatto significativo sulla salute della schiena, soprattutto quando superano i 4/5 cm. L’uso prolungato di tali calzature può causare uno spostamento del corpo in avanti, inducendo un’iperlordosi, una curvatura accentuata della schiena. Coloro che adottano tacchi alti dovrebbero considerare trattamenti appropriati, lo stretching e l’uso di calzature adatte. L’utilizzo di plantari anatomici o l’opzione di tacchi più bassi può contribuire a mitigare gli effetti nocivi sul benessere della schiena.
L’utilizzo di tacchi alti è spesso associato a uno spostamento del corpo in avanti che, nel tentativo di mantenere l’equilibrio, comporta un’inarcatura accentuata della schiena, noto come iperlordosi. Questo può causare tensioni muscolari e aumentare il rischio di problemi alla schiena nel tempo.
Per coloro che indossano regolarmente tacchi alti, è consigliabile integrare trattamenti mirati, come lo stretching, per alleviare le tensioni accumulate. È altrettanto importante scegliere calzature adeguate che offrano supporto e comfort. L’utilizzo di plantari anatomici può aiutare a ridurre la pressione sulla colonna vertebrale quando si opta per calzature basse.
Se si desidera continuare a indossare tacchi, è consigliabile limitarsi a tacchi di altezza moderata, non superiori ai 4/5 cm. Questa scelta può contribuire a minimizzare gli effetti negativi sulla postura e sulla salute della schiena.
In definitiva, la scelta di indossare tacchi alti deve essere valutata considerando i potenziali effetti sulla postura e sulla salute della schiena. L’adozione di comportamenti preventivi come lo stretching, l’uso di calzature adatte e l’opzione di tacchi di altezza moderata può aiutare a preservare la salute della schiena senza compromettere lo stile personale. Consultare un professionista sanitario per consigli personalizzati in caso di problemi alla schiena correlati all’uso dei tacchi alti.
Massaggio Posturale Endogeno.
Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.
Un esempio di lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:
- La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.
- Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con manovre decontratturanti).
- Può essere inoltre utile il Trattamento del Diaframma, che come abbiamo già visto è collegato con parti del corpo come la zona lombare, cervicale o dorsale (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.
- Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.