Ernia C6 C7

Come eliminare i dolori della “cervicale”

L’ernia al livello C6 C7 della colonna cervicale è un’entità clinica che può manifestarsi con una serie di sintomi influenti sulla qualità della vita. In questo articolo, ci immergeremo nell’anatomia della colonna cervicale, esamineremo la localizzazione del dolore legato all’ernia C6 C7, discuteremo dei sintomi associati e delle cause sottostanti, esplorando infine le opzioni di trattamento disponibili per alleviare il disagio e promuovere la guarigione.

Anatomia della Colonna Cervicale

La colonna cervicale è costituita da sette vertebre, numerate da C1 a C7, intervallate da dischi intervertebrali che assicurano la mobilità e l’assorbimento degli shock. Il passaggio C6 C7, posizionata nella parte inferiore della colonna cervicale, è un punto critico in cui possono verificarsi problematiche come l’ernia del disco.

Localizzazione del Dolore nell’Ernia C6 C7

L’ernia C6 C7 può generare dolore localizzato nella parte posteriore del collo, irradiandosi verso le spalle e la parte superiore delle braccia. Ciò può essere associato a una compressione della radice nervosa C7, con sintomi che si estendono al braccio, al gomito e, talvolta, alle dita. Questa localizzazione precisa del dolore è essenziale per una diagnosi accurata e una gestione efficace della condizione. Compressione della radice C7; dolore e parestesie al braccio, avambraccio posteriore, dorso della mano fino al dito medio.
Obiettivamente si avrà deficit motorio del tricipite brachiale e degli estensori del carpo e delle dita con deficit del riflesso tricipitale.

Sintomi Collaterali.

Oltre alla cervicalgia, l’ernia C6 C7 può provocare sintomi che coinvolgono il braccio e le estremità superiori. Il dolore può estendersi fino al gomito, generando sensazioni di formicolio o intorpidimento. La compressione della radice nervosa C7 può anche causare sintomi come debolezza muscolare nella zona coinvolta, influenzando la capacità di afferrare oggetti e svolgere attività quotidiane.

Cause dell’Ernia C6 C7: Traumi, Degenerazione e Sollecitazioni Ripetute

Le cause dell’ernia C6 C7 possono variare, ma spesso sono associate a traumi, processi degenerativi e sollecitazioni ripetute sulla colonna cervicale. Traumi diretti, come incidenti automobilistici o cadute, possono causare danni ai dischi intervertebrali e favorire la formazione di un’ernia. L’invecchiamento naturale contribuisce alla degenerazione dei dischi, rendendoli più suscettibili alle ernie.

Movimenti ripetuti o scorretti, specialmente quelli che coinvolgono la torsione della colonna cervicale, possono aumentare la pressione sui dischi e contribuire allo sviluppo di ernie, compresa quella al livello C6 C7.

Ecco una lista dei possibili sintomi che possono scatenare una cervicalgia da ernia C6 C7:

  • sedentarietà e scarso esercizio fisico
  • movimenti ripetuti errati della zona (a lavoro o nello sport)
  • posture errate → ad es. troppo seduti davanti al pc o in auto
  • alimentazione errata o peso eccessivo
  • sport (sforzi eccessivi o esercizi effettuati in modo errato)
  • colpi di frusta
  • tensioni psicoemotive
  • alterazioni della colonna (associato per es. a ipercifosi dorsale o problemi alla schiena)
  • malocclusioni dentarie
  • problemi alla vista.

L’ernia, a meno che un medico non indichi una causa diversa, può essere spesso attribuita a due principali fattori: rigidità e tensione. La rigidità muscolare e la tensione nei tessuti circostanti possono causare limitazioni nei movimenti del corpo, generando un’usura progressiva e alterazioni biomeccaniche. Queste alterazioni possono includere condizioni come l’iperlordosi (un’eccessiva curvatura verso l’interno della colonna vertebrale) e cifotizzazione (un’eccessiva curvatura verso l’esterno della colonna vertebrale), nonché deformazioni ossee come artrosi, stenosi e la formazione di ernie.

La limitazione del movimento può anche portare a stress eccessivo su determinate aree del corpo, contribuendo alla formazione di spine ossee e altre condizioni. È importante sottolineare che queste alterazioni possono essere progressivamente dannose e, se non trattate o gestite adeguatamente, possono portare allo sviluppo di problemi più gravi. Pertanto, una corretta valutazione medica è fondamentale per determinare le cause specifiche dell’ernia e stabilire un piano di trattamento personalizzato, che potrebbe includere terapie fisiche, modifiche dello stile di vita e, in alcuni casi, interventi chirurgici mirati.

Trattamento dell’Ernia C6 C7

Il trattamento dell’ernia C6 C7 è solitamente personalizzato in base alla gravità dei sintomi e alle esigenze individuali del paziente.

Le opzioni di trattamento possono includere:

  • Masso Fisioterapia: Programmi di esercizio mirati per allungare i muscoli rigidi che causano l’ernia, riabilitare le articolazioni e migliorare di conseguenza la flessibilità.
  • Riposo e Modifiche delle Attività: Riduzione dell’attività fisica intensa e adozione di posizioni ergonomiche per favorire la guarigione.
  • Trattamento con il Massaggio Posturale Endogeno. Il Trattamento effettuato con il Massaggio Posturale Endogeno è importante perché tratta il dolore derivante dalla problematica, bloccando nella maggior parte delle volte il procedere dell’ernia C6 C7. Se il paziente segue i consigli del massofisioterapista, l’ernia può anche recedere.
  • Il Massaggio Posturale Endogeno porta degli importanti vantaggi per la persona colpita dall’ernia C6 C7:
  • durante il trattamento il dolore provato è minimo,
  • le sedute sono generalmente a cadenza settimanale (nei casi più gravi o acuti si possono effettuare sedute più corte e più sedute settimanali),
  • non è raro trovare giovamento già dalle prime sedute,
  • una volta finito il ciclo può essere utilizzato come trattamento di mantenimento per avere effetti nel lungo periodo.
  • Il trattamento effettuato per questa problematica si indirizza ovviamente nella zona cervicale, ma non solo. Si vanno a ricercare anche ulteriori zone rigide che possono provocare la problematica. Il vantaggio di questa tecnica è la possibilità di lavorare anche lontani dalla sede del trauma, sopratutto se questo è molto doloroso e in fase infiammatoria.

il Massaggio Posturale Endogeno può migliorare lo stato fisico della persona, grazie a una prima seduta in cui si “indaga” sulla vita della persona e si cerca di capire quali obiettivi raggiungere e in quanto tempo, personalizzando il trattamento anche in base al dolore e alla limitazione articolare della persona. Inoltre si eseguirà una valutazione della mobilità. Si trova infatti una riduzione in una o più direzioni e, nel caso di urti laterali, la mobilità sarà ridotta in modo asimmetrico.

Durante il trattamento potrà cambiare sia la pressione (quindi nel rispetto della sensibilità), sia la durata (dolori in fase acuta prevedono sedute più corte) sia la cadenza (che può variare da due volte a settimana a periodi più lunghi in base alla dolorabilità della persona).

Riassumendo

In conclusione, l’ernia al livello C6 C7 rappresenta una sfida complessa che richiede una comprensione approfondita dell’anatomia cervicale, delle possibili cause e delle opzioni di trattamento. La prevenzione, attraverso corretti stili di vita e l’attenzione ai movimenti, può contribuire a ridurre il rischio di ernie cervicali. La consapevolezza dei sintomi e la ricerca di cure appropriate sono fondamentali per affrontare l’ernia C6 C7 in modo efficace e migliorare la qualità della vita nel lungo termine. Con i trattamenti adeguati il dolore e la problematica di ernia C5 C6 passeranno più velocemente. E il Massaggio Posturale Endogeno aiuta il paziente che prova dolori dovuti all’ernia localizzata in C6 C7 in questo modo:

  • Azione analgesica su dolore acuto e cronico (stimola e produce endorfine, encefaline e dinorfine),
  • Migliora la mobilità articolare (e aiuta a sentire sempre meno quella fastidiosa rigidità mattutina),
  • Azione miorilassante (rilassa la muscolatura e toglie le contratture),
  • Migliora stati di stress e paure (grazie al lavoro sul sistema nervoso e la stimolazione di endorfine, encefaline e dinorfine),
  • Azione antinfiammatoria e circolatoria (rimozione di cataboliti e miglior ossigenazione dei tessuti),
  • Migliore qualità del sonno.

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