È sempre dolorosa?
La colonna lombare è costituita da cinque vertebre situate nella parte inferiore della schiena. Questa regione è soggetta a sollecitazioni e movimenti frequenti che possono contribuire a problemi come l’ernia del disco.
L’ernia del disco avviene quando il materiale interno di un disco intervertebrale sporge al di là della sua normale posizione, solitamente a causa di un trauma, dell’usura o dell’invecchiamento. Questo può mettere pressione sui nervi circostanti, causando dolore, intorpidimento o debolezza nelle aree colpite. Tuttavia, sorprendentemente, molte ernie sono asintomatiche, il che significa che una persona può avere un’ernia senza avvertire dolore.
Nonostante la preoccupazione comune di associare il mal di schiena all’ernia, la ricerca indica che solo una minoranza di ernie provoca sintomi dolorosi. Circa il 25-30% della popolazione può ospitare un’ernia senza essere consapevole della sua presenza poiché non causa disagi.
In passato, l’intervento chirurgico per l’ernia lombare era più comune, ma recenti scoperte hanno evidenziato che spesso non è necessario. I trattamenti manuali, la fisioterapia e la rieducazione sono soluzioni efficaci per alleviare il mal di schiena associato all’ernia. I medici tendono a operare solo nei casi invalidanti poiché è stato dimostrato che una gestione non invasiva produce risultati positivi.
Pertanto, è essenziale comprendere che l’ernia potrebbe non essere la causa diretta del problema lombare. Le strategie di gestione del dolore, che includono la terapia manuale, la rieducazione e lo stretching, si dimostrano più efficaci rispetto alle procedure invasive. La consapevolezza di ciò può aiutare a ridurre la preoccupazione e a implementare approcci più mirati alla gestione del mal di schiena associato all’ernia.
Massaggio Posturale Endogeno.
Se la problematica di ernia non è passata con gli interventi classici è perché i Trattamenti non sono stati effettuati sulla vera Causa, ma su una conseguenza. È come avessimo lavorato per tutto il tempo su un buco su un muro di casa nostra, rattoppandolo con le più moderne tecniche. Dimenticandoci però che magari quel buco poteva essere creato da una perdita d’acqua o qualcos’altro. E finché non trattiamo quella perdita d’acqua, il buco potrà aprirsi ancora e ancora, mandando in malora migliaia di euro spesi per “fantomatiche tecniche moderne”.
É indispensabile allora che il terapista adotti una visione globale, in modo da capire e interpretare l’origine del dolore.
Con questo non voglio dire che il dolore dell’ernia non sia importante.
Oltre a questo bisogna però risalire alla causa del problema.
È indispensabile allora trattare l’individuo dopo un attento approfondimento della Vita della persona (stili di vita, lavoro, sport: tutti dati che servono per capire meglio di cos’ha bisogno la persona) per creare un Trattamento personalizzato, visto che tutti siamo diversi.
Bisogna rendersi conto che la problematica altro non è che una CONSEGUENZA che se trattata a sé stante potrà portare ad usura, alterazioni posturali (iperlordosi, cifotizzazione), e deformazioni ossee (ad es. artrosi, stenosi, ernie, spine ossee, ecc.).
Per risolvere la patologia che causa i problemi all’ernia e prevenire nel tempo è utile il Massaggio Posturale Endogeno, una metodica di lavoro che ho sviluppato negli anni. Questa metodica è utilizzabile anche in abbinamento con altri trattamenti, come trattamenti connettivali, massaggio sportivo, osteopatia e macchinari come la pressoterapia. Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie a una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e l’uso delle migliori tecniche di massaggio (connettivale, miofasciale, massaggio trasverso profondo) e della Riflessologia (plantare, viscerale, metamerica).
Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.
Un esempio di lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:
- La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.
- Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con manovre decontratturanti).
- Può essere inoltre utile il Trattamento del diaframma che è collegato con parti del corpo come la zona lombare (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.
- Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.