Pallavolo e mal di schiena. Pallavolo e mal di schiena.

Mal di schiena e pallavolo.

Nella pallavolo è ricorrente il mal di schiena, anche se si pensa che gli infortuni più gravi siano a carico delle articolazioni di ginocchia e spalle.

Cause mal di schiena nella pallavolo.

Le cause dei problemi alla schiena sono da ricercare nelle accelerazioni e decelerazioni, nelle torsioni e nei continui cambi di posizione durante le varie fasi di gioco.

Andando a vedere nel dettaglio le due fasi di gioco, ovvero l’attacco e la difesa, capiremo meglio il perché e quali infortuni saranno a carico della schiena.

  1. Difesa.

Delle due fasi la difesa è quella con la più alta percentuale di infortuni alla schiena. Il gesto tecnico che causa più problematiche è la rullata, principalmente perché c’è un sovraccarico esercitato sulle articolazioni della colonna vertebrale che provocano rigidità e mal di schiena, cervicalgia e dorsalgia. Le sollecitazioni sono dovute ai tuffi, alle “capriole” e agli allungamenti improvvisi.

  • Attacco.

a) Schiacciata. Se la palla non è passata nella giusta maniera (più avanti o indietro alla linea della schiacciata) può portare lo schiacciatore a ruotarsi e/o allungarsi oltre il limite, provocando stiramenti o rigidità o, se il gesto atletico è ripetuto troppo spesso, lesioni.

b) Servizio. Il servizio provoca una torsione della parte superiore del corpo. Se a questo gesto atletico aggiungiamo anche il salto, ecco che provochiamo flessioni, estensioni e rotazioni eccessive a livello delle articolazioni del tratto cervicale, lombare e dorsale.

c) Passaggio. Tipico dell’alzatore, questo gesto atletico se effettuato in maniera errata può causare uno sbilanciamento nel carico sugli arti e una torsione della colonna vertebrale eccessiva. Gli infortuni sono a carico dei tratti cervicale e lombare.

Cosa fare per prevenire le problematiche alla schiena nella pallavolo?

Per prevenire gli infortuni è fondamentale un programma di stretching, per allungare al meglio la muscolatura e rendere il corpo più elastico. Lo stretching dovrebbe essere eseguito prima e dopo la partita o gli allenamenti e, nei soggetti più rigidi, anche negli altri giorni.

Importante è eseguire un corretto allenamento a tutti i livelli, dal principiante che si reca a fare la partita di beach volley in spiaggia al giocatore di serie A.

Seguendo queste semplici (ma mai banali) accortezze, si potrà continuare a fare sport senza incorrere in fastidiosi infortuni.

Come risolvere? Massaggio Posturale Endogeno.

Il Massaggio Posturale Endogeno  permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

Un esempio di lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.
  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con manovre decontratturanti).
  • Può essere inoltre utile il Trattamento del diaframma che è collegato con parti del corpo come la zona lombare (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.
  • Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.

Contattami

Come stai?
Raccontami di te.

Qualsiasi sia la tua situazione, cercherò di guidarti nel percorso più mirato possibile.