Riabilitazione distorsione caviglia (storta). Riabilitazione distorsione caviglia (storta).

Riabilitazione Caviglia Dopo Distorsione.

Guida Completa per un Recupero Efficace.

Il trattamento riabilitativo della caviglia è fondamentale per garantire una completa guarigione dopo una distorsione. Dopo la fase acuta, che include fasciature, crioterapia, riposo e farmaci antinfiammatori, si passa alla fase subacuta, focalizzandosi sulla riabilitazione. Gli obiettivi principali sono risolvere l’edema, recuperare la funzione articolare e ripristinare la stabilità.

Fase Subacuta: Riabilitazione e Chinesiterapia

Il recupero della mobilità articolare è una fase critica del trattamento. La chinesiterapia, che comprende metodi per il recupero articolare e il mantenimento della normale escursione dei movimenti, è di fondamentale importanza. Le tecniche tradizionali della chinesiterapia includono chinesi passive e attive.

Chinesiterapia Passiva: Nella fase iniziale, le mobilizzazioni passive concentrano l’attenzione sulla flesso-estensione, seguite dall’adduzione e abduzione. Questa fase richiede una profonda comprensione della fisiologia articolare della caviglia e del piede.

Chinesiterapia Attiva: Progressivamente, la chinesiterapia attiva prende il posto di quella passiva. Inizia con mobilizzazioni attive libere e evolve verso la contro resistenza. Questa fase agisce sul miglioramento della forza, resistenza e coordinazione della muscolatura estrinseca del piede. Gli esercizi analitici del piede e i movimenti di inversione ed eversione sono cruciali e possono essere eseguiti in modo isotonico o isometrico.

Ripristino della Stabilità Articolare

Il ripristino della stabilità è cruciale per il futuro dell’articolazione. Non basta solo restituire l’articolarità e ridare tono ai muscoli come mezzi di contenzione attiva. La rieducazione propriocettiva è la metodica utilizzata per raggiungere questo obiettivo.

Obiettivi della Rieducazione Propriocettiva:

  1. Ricollocare il piede nello spazio: Attraverso la rieducazione, si mira a ripristinare la capacità di allarme permanente dei recettori, assicurando un posizionamento accurato del piede.
  2. Restauro del flusso di informazioni propriocettive: L’obiettivo è recuperare un flusso di informazioni corrette e non alterate per garantire la stabilità articolare.

Riabilitazione Caviglia.

  • Mobilizzazione passiva della caviglia nei vari piani (masso fisioterapista).
  • Mobilizzazioni ossa del piede (masso fisioterapista).
  • Mobilizzazione, flesso-estensione e circomduzione piede (masso fisioterapista).
  • Massaggio – massoterapia della caviglia e dei muscoli (in sfioramento sulla caviglia, anche con impastamento nei muscoli del polpaccio) (masso fisioterapista).
  • Esercizi in isometria.
  • Esercizi chinesiterapia attiva assistita.
  • Esercizi di chinesiterapia attiva.
  • Sfioramenti e drenaggio finale (masso fisioterapista).

Per gli esercizi, scarica il manuale in pdf alla fine dell’articolo.

Riassumendo: Riabilitazione Caviglia

La riabilitazione caviglia è essenziale in ogni fase del trattamento, dalle fasciature iniziali alla chinesiterapia. Il recupero della mobilità articolare e il ripristino della stabilità sono prioritari. La chinesiterapia, con le sue modalità passive e attive, gioca un ruolo chiave. La rieducazione propriocettiva è la chiave per garantire una stabilità duratura.

In conclusione, il trattamento riabilitativo della caviglia, attraverso una combinazione di terapie e esercizi mirati, mira non solo a curare la distorsione ma anche a prevenire recidive. Una gestione oculata della riabilitazione, rispettando i tempi di recupero e i diversi obiettivi, contribuirà a un completo ritorno alla funzionalità dell’articolazione.

Massaggio Posturale Endogeno.

Se la problematica di caviglia non è passata con gli interventi classici è perché i Trattamenti non sono stati effettuati sulla vera Causa, ma su una conseguenza. È come avessimo lavorato per tutto il tempo su un buco su un muro di casa nostra, rattoppandolo con le più moderne tecniche. Dimenticandoci però che magari quel buco poteva essere creato da una perdita d’acqua o qualcos’altro. E finché non trattiamo quella perdita d’acqua, il buco potrà aprirsi ancora e ancora, mandando in malora migliaia di euro spesi per “fantomatiche tecniche moderne”.

É indispensabile allora che il terapista adotti una visione globale, in modo da capire e interpretare l’origine del dolore.

Con questo non voglio dire che il dolore della caviglia non sia importante.

Oltre a questo bisogna però risalire alla causa del problema.

È indispensabile allora trattare l’individuo dopo un attento approfondimento della Vita della persona (stili di vita, lavoro, sport: tutti dati che servono per capire meglio di cos’ha bisogno la persona) per creare un Trattamento personalizzato, visto che tutti siamo diversi.

Bisogna rendersi conto che la problematica altro non è che una CONSEGUENZA che se trattata a sé stante potrà portare ad usura, alterazioni posturali (iperlordosi, cifotizzazione), e deformazioni ossee (ad es. artrosi, stenosi, ernie, spine ossee, ecc.).

Per risolvere la patologia che causa i problemi alla caviglia e prevenire nel tempo è utile il Massaggio Posturale Endogeno, una metodica di lavoro che ho sviluppato negli anni. Questa metodica è utilizzabile anche in abbinamento con altri trattamenti, come trattamenti connettivali, massaggio sportivo, osteopatia e macchinari come la pressoterapia. Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie a una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e l’uso delle migliori tecniche di massaggio (connettivale, miofasciale, massaggio trasverso profondo) e della Riflessologia (plantare, viscerale, metamerica).

Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

Un esempio di lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.
  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con manovre decontratturanti).
  • Può essere inoltre utile il Trattamento del diaframma che è collegato con parti del corpo come la zona lombare (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.
  • Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.

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