Schiocchi alle spalle o spalle storte? Schiocchi alle spalle o spalle storte?

Schiocchi alla spalla? Spalla storta?

Potrebbero essere i muscoli romboidei!

  • I muscoli romboidei, contrariamente a quello che si pensa, non sono i muscoli che creano i dolori più importanti fra spalla (scapola) e colonna vertebrale.
  • Potrebbero ricordare i dolori causati dall’elevatore della scapola, ovvero dolori sull’angolo cervicale e limitato movimento del collo sul lato dove c’è dolore.
  • Invece, il dolore causato da questi muscoli si trova lungo tutto il lato interno della scapola, superficiale, che non peggiora con il movimento.
  • Inoltre, non provoca dolori lungo il braccio.
  • Le cause potrebbero essere: la posizione curva in avanti, o lavoro in cui si formano le “spalle arrotondate” (tipiche di chi guarda tanto il cellulare, chi scrive e chi cuce)
  • I muscoli romboidei sono interessati al processo di formazione delle scapole alate.

Muscoli romboidei: anatomia e movimenti.

I muscoli romboidei sono:

  • piccolo romboide: è il più piccolo e si inserisce cranialmente a livello nucale e sui processi trasversi delle vertebre di C7 e D1. Si inserisce in basso al margine mediale della scapola, più precisamente nella spina.
  • Il grande romboideo, invece, si inserisce sui processi spinosi dalla D2 a D5. L’altra inserzione è sulla spina della scapola (margine mediale) nell’angolo inferiore.

I romboidei sono adduttori ed elevatori della scapola. Retraggono la scapola, ovvero con la contrazione di questi muscoli, la scapola si sposta verso la colonna vertebrale.

Il grande romboideo tende a ruotare la scapola e gira verso il basso la fossa glenoidea. Ovvero, la parte superiore della scapola si inclina in basso e in avanti. Per questo motivo sono cooperatori all’adduzione forzata e all’estensione del braccio.

I muscoli romboidei, inoltre, mantengono l’angolo inferiore della scapola verso le coste, prevenendo le scapole alate. Ricordo che la scapola alata si presenta quando l’arto superiore spinge in avanti contro resistenza.

Bilateralmente i due muscoli estendono la colonna toracica.

Questi muscoli sono inoltre importanti anche quando camminiamo. Essi infatti stabilizzano la scapola, risultando attivi mentre il braccio “dondola” avanti e indietro durante la camminata.

I muscoli romboidei lavorano in sinergia con elevatore della scapola e grande dorsale nella rotazione della scapola e sono oppositori di questo movimento del muscolo trapezio (medio).

La retrazione della scapola effettuata da romboideo e trapezio nell’abduzione del braccio a 90° trova opposizione nel grande e piccolo pettorale (che portano la scapola in avanti).

Schiocchi alla spalla e spalla storta: i muscoli romboidei provocano dolori?

Raramente questi muscoli provocano problematiche a carico della spalla.

Il dolore è descritto come superficiale, porta la mano nell’area perchè sente “prurito”, .

Più caratteristico è la sensazione di schiocchi (scrosci) e schiacciamento quando si muove la scapola, che potrebbero essere causati da trigger point (“punti dolorosi”) presenti in questo muscolo.

Come si formano le problematiche a carico di questi muscoli? Cause.

Le problematiche a carico dei muscoli romboidei si formano:

  • quando la persona resta troppo in posizione curva in avanti, o lavoro in cui si formano le “spalle arrotondate” (tipiche di chi guarda tanto il cellulare, chi scrive e chi cuce),
  • sovraccarico dovuto a carico eccessivo dei muscoli pettorali (grande) e formazione di trigger point in questo muscolo,
  • nel caso di una scoliosi alta toracica, si formeranno punti dolorosi in questo muscolo a causa della prominenza della scapola sul lato convesso. Una delle possibili motivazioni alla scoliosi alta toracica potrebbe essere uno degli arti inferiori corto (falso o vero).
  • Mantenimento del braccio in abduzione a 90°.

A livello valutativo, l’individuo non presenta limitazioni al movimento, e tende ad avere una posizione con le spalle arrotondate.

Esercizi per la spalla

Fare esercizi di stretching per la spalla è di fondamentale importanza, indipendentemente dal tipo di trattamento scelto, sia esso olistico o sintomatico. La spalla è una delle articolazioni più mobili e complesse del corpo umano, il che la rende particolarmente vulnerabile a lesioni e disfunzioni. Gli esercizi di stretching aiutano a mantenere la flessibilità e la mobilità dell’articolazione, prevenendo rigidità e migliorando la gamma di movimento.

Dal punto di vista olistico, il corpo è visto come un sistema integrato in cui ogni parte è collegata alle altre. Problemi alla spalla possono influenzare altre parti del corpo e viceversa. Esercizi di stretching regolari possono aiutare a mantenere l’equilibrio muscolare, riducendo lo stress su tendini e legamenti e prevenendo compensazioni che possono portare a ulteriori problematiche. Inoltre, lo stretching può favorire il rilassamento e ridurre lo stress, migliorando il benessere generale.

D’altra parte, anche chi opta per un trattamento sintomatico, mirato a ridurre il dolore e l’infiammazione, può beneficiare degli esercizi di stretching. In questo contesto, lo stretching può essere un complemento utile per accelerare il recupero. Ridurre la tensione muscolare e aumentare la circolazione sanguigna può aiutare a diminuire il dolore e migliorare la funzionalità della spalla. È essenziale, tuttavia, eseguire gli esercizi correttamente e in modo sicuro per evitare ulteriori lesioni.

Un programma di stretching ben strutturato può includere esercizi come il pendolo, lo stretching della capsula posteriore e l’allungamento del muscolo pettorale. Questi esercizi dovrebbero essere eseguiti con costanza e attenzione, preferibilmente sotto la guida di un massofisioterapista o un professionista del settore, per assicurarsi che siano adatti alle proprie esigenze specifiche.

Cosa fare se continui ad avere la spalla storta o schiocchi alla spalla? O dolori ai muscoli romboidei? Trattamento con il Massaggio Posturale Biodinamico

Se le problematiche a carico dei muscoli romboidei non passano con gli interventi classici è perché i Trattamenti non sono stati effettuati sulla vera Causa, ma su una conseguenza. È come avessimo lavorato per tutto il tempo su un buco su un muro di casa nostra, rattoppandolo con le più moderne tecniche. Dimenticandoci però che magari quel buco poteva essere creato da una perdita d’acqua o qualcos’altro. E finché non trattiamo quella perdita d’acqua, il buco potrà aprirsi ancora e ancora, mandando in malora migliaia di euro spesi per “fantomatiche tecniche moderne”.

É indispensabile allora che il terapista adotti una visione globale, in modo da capire e interpretare l’origine del dolore.

Con questo non voglio dire che togliere i muscoli romboidei non sia importante.

Oltre a questo bisogna però risalire alla causa del problema per poter risolvere una volta per tutte le problematiche a carico del muscolo quadricipite.

È indispensabile allora trattare l’individuo dopo un attento approfondimento della Vita della persona (stili di vita, lavoro, sport: tutti dati che servono per capire meglio di cos’ha bisogno la persona) per creare un Trattamento personalizzato, visto che tutti siamo diversi.

Bisogna rendersi conto che la problematica altro non è che una CONSEGUENZA che se trattata a sé stante potrà  portare ad usura, alterazioni posturali (iperlordosi, cifotizzazione), e deformazioni ossee (ad es. artrosi, stenosi, ernie, spine ossee, ecc.).

Per risolvere le problematiche a carico dei muscoli romboidei è utile il Massaggio Posturale Biodinamico, una metodica di lavoro che ho sviluppato negli anni. Questa metodica è utilizzabile anche in abbinamento con altri trattamenti, come linfodrenaggio, trattamenti connettivali, osteopatici e macchinari come la pressoterapia. Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie a una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e l’uso delle migliori tecniche di massaggio (connettivale, miofasciale, massaggio trasverso profondo) e della Riflessologia (plantare, viscerale, metamerica). Ricordiamoci, infatti, che questi muscoli potrebbero essere collegati, ad esempio, all’apparato respiratorio (riflessologia) e ad altri punti dolorosi  situati in altri muscoli, come elevatore della scapola, trapezio, infraspinato, gran pettorale. Inoltre, è conisgliato un percorso di riabilitazione o degli esercizi personalizzati.

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