Cervicali?

Consigli, movimenti da evitare e come risolvere con metodi naturali.

Abbiamo parlato dei meccanismi che causano la cervicalgia (le “cervicali”). Ma cosa possiamo fare nei primi giorni (nella fase acuta o con infiammazioni)? Ci sono movimenti da evitare o qualche consiglio per prevenire il dolore?

Consigli e Movimenti da evitare.

Possiamo essere allergici a oli essenziali, o magari siamo semplicemente impossibilitati ad andare a comprare questi prodotti. O magari vogliamo semplicemente trovare un’alternativa valida a quello che stiamo già facendo.

Per lenire i dolori cervicali, possiamo seguire questi consigli:

  • Il riposo notturno gioca un ruolo importante per il Nostro Benessere quotidiano. Sopratutto se soffriamo di dolori cervicali durante la notte, o se la nostra cervicalgia è presente da molto tempo, un valido aiutoe essere un cuscino cervicale. Un’ottima guida per trovare il cuscino che fa pr voi la potete trovare qui.
  • Attenzione all’uso della tecnologia (cellulari, tablet) . Molto probabilmente state leggendo questo articolo dal Vostro telefonino o Tablet. Potrete già sentire da questa posizione la tensione che grava livello cervicale e nel braccio che state utilizzando per reggere il Vostro dispositivo elettronico. Se siete a casa potrete vedere queste posture nei componenti della Vostra famiglia o, se alzate gli occhi, in strada, al bar, al parco. L’uso dei dispositivi elettronici porterà a lungo andare (oltre che ai sopracitati problemi cervicali) anche a problemi agli occhi e alle braccia. Potete trovare un  altro esaustivo articolo qui.
  • Per star meglio prima, sottoporsi a trattamenti manuali ed esercizio fisico. Ricerche scientifiche (German Institute for Quality and Efficency in Health Care e Oxford Academic) hanno dimostrato che sottoporsi a Massaggi( Occidentali e Orientali) sono rimedi validi per tipi di cervicalgie e lombalgie. Può essere utilizzato sia nelle forme acute che, regolarmente come mantenimento, nelle casistiche croniche. Sempre la ricerca tedesca sostiene che, per avere il maggior effetto possibile da questi trattamenti, è sempre indicato associare anche esercizi di tonificazione e allungamento personalizzati per la persona.
  • Acqua calda. Abbiamo già visto l’effetto che ha il calore nell’articolo sulla contrattura: esso infatti stimola e aumenta la microcircolazione, donando rilassamento muscolare e sollievo. Se è possibile, si può anche massaggiare un po’ di crema o olio (visti precedentemente) e usare il doccino della doccia direttamente sulla zona per un “effetto massaggio”. O, allo stesso modo, in una vasca da bagno per donare un effetto rilassante.
  • Mantenere il peso forma: obesità e sovrappeso vanno a caricare oltre il limite la colonna vertebrale, con conseguente rigidità a livello dei muscoli di questa zona.
  • Evitare movimenti bruschi e alzare pesi in maniera corretta. Attenzione inoltre ai colpi di freddo e aria.
  • Riposo assoluto per il mal di schiena per massimo 12-48 ore. Studi clinici dimostrano che fare più riposo può peggiorare il mal di schiena: questo perchè la muscolatura tenderà ad indebolirsi, tanto da poter portare problemi nel sopportare carichi una volta che la persona sta meglio.
  • NO AI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO FAI DA TE. Soprattutto se inesperti, eseguite sempre gli esercizi sotto la supervisione di un laureato in scienze motorie. Alzare un peso in maniera sbagliata può portare a fastidiose contratture e problemi più gravi (quali ernie, schiacciamenti, ecc) nel lungo periodo.

Un aiuto dalla natura.

Ancora prima della nascita del farmaco, l’Uomo conosceva i segreti della Natura e li usava per curare le malattie e prevenire l’insorgenza delle stesse. Per esempio, se oggi utilizziamo l’Aspirina (acetilsalicilico) per sintomi influenzali, nel passato si usavano le tisane a base di foglie di salice.

Nel Nostro caso specifico, la fitoterapia ci dà una mano indicandoci alcuni rimedi per uso interno ed esterno. Vi rimando all’articolo sui rimedi per il mal di schiena per le piante più utilizzate, in questo ve ne aggiungo delle altre consigliate per la cervicalgia. Questa lista è formata da prodotti naturali per uso esterno.

  • Boswellia: dalla corteccia di quest’albero di origine africana, si estrae un olio essenziale che può essere usato nel trattamento di infiammazione localizzata, dolori muscolari, degenerazione dell’articolazione (artrosi), rigidità e movimenti ridotti mattutini. Ha azione antinfiammatoria e analgesica (toglie il dolore) in problematiche dell’apparato muscolo scheletrico.
  • Spirea:  questa pianta è diffusissima nelle aree del Mediterraneo, di cui si usano i fiori per creare unguenti, oli essenziali e tinture. La sua azione è antidolorifica, sia per dolori all’apparato muscolo scheletrico (come cervicalgie e lombalgie), e infiammazioni (come tendiniti, miositi e infiammazioni locali).
  • Curcuma: oltre ad essere usata nella medicina ayurvedica e nella medicina cinese, questa pianta viene usata per contrastare processi infiammatori sia all’interno che all’esterno del Nostro corpo. Va ad agire anche contro dolori articolari, artrite, artrosi e problematiche all’apparato muscoloscheletrico (come cervicalgie, lombalgie, dorsalgie). Un ottimo uso per purificare il Nostro corpo dall’interno è bere il Golden Milk.

Se avete intolleranze o allergie a questi prodotti (o non ne siete sicuri), contro la rigidità potreste usare o il sale grosso o i semi di lino riscaldati. Il loro utilizzo in questo caso è molto semplice:

  • scaldiamo, senza farlo diventare ustionante, una buona quantità (più o meno 200gr),
  • una volta caldo, inserire il sale all’interno di un asciugamano (attenzione alla fuoriuscita del sale, Vi consiglio di indossare sempre delle presine da forno),
  • mettere l’asciugamano con il sale dentro una borsa (questo passaggio è consigliato per non permettere al sale di venire a contatto con l’asciugamano).

I semi di lino possono essere utilizzati allo stesso modo: una volta scaldati, possono essere inseriti all’interno un canovaccio e posizionati sopra la zona dolente o rigida.

Usati in questo modo, questi prodotti aumentano la circolazione sanguigna aiutando un naturale rilassamento muscolare.

Con le stesse caratteristiche e proprietà benefiche, Vi consiglio anche il cuscino riscaldante.

Prevenzione.

Possiamo aggiungere alcune correzioni nella vita di tutti i giorni per prevenire la cervicalgia.

  • In piedi, cerchiamo di assumere una posizione con piedi distanziati. Se facciamo un lavoro dov’è prevista questa posizione per molte ore, cerchiamo di muovere il capo e le braccia in varie direzioni per  “sgranchire” le articolazioni.
  • Non stare troppo buttati in posizioni scomode sul divano, e quando ci alziamo cerchiamo sempre di girarci in decubito laterale (di fianco), far scendere le gambe da dove ci siamo coricati ed aiutarci nella spinta con le braccia.
  • Alzare i pesi non usando la muscolatura di schiena o collo, ma nel modo giusto: Vi lascio un esaustivo articolo su questo tema e sui rischi. 
  • Se fate un lavoro sedentario, non stare sempre nella stessa posizione per ore, ma cercare di alzarsi ed avere quelle accortezze descritte anche dall’Inail. Con queste accortezze aiuteremo non solo la Nostra colonna cervicale a prevenire eventuali problematiche, ma anche gli occhi.
  • Una riabilitazione per la zona cervicale.

Trattamenti.

Per recuperare il prima possibile il Vostro Benessere Vi consiglio i seguenti Trattamenti:

  • Una prima seduta conoscitiva per poter personalizzare al meglio i Trattamenti sulla persona, non sul sintomo.
  • Trattamenti Manuali: I trattamenti manuali aiutano a distendere la muscolatura e l’articolazione.  È passivo per la persona. Può essere usato anche come mantenimento.
  • Movimento. Il movimento è costituito da esercizi mirati che aiuterà il detensionamento della muscolatura e dove necessario andranno a rinforzare quei muscoli che si riveleranno essere deboli. Mantengono nel tempo il benessere nella persona, riequilibrando e riassestando posture scorrette.

Massaggio Posturale Endogeno.

Se la problematica dei “famigerati” cervicali non è passata con gli interventi classici è perché i Trattamenti non sono stati effettuati sulla vera Causa, ma su una conseguenza. È come avessimo lavorato per tutto il tempo su un buco su un muro di casa nostra, rattoppandolo con le più moderne tecniche. Dimenticandoci però che magari quel buco poteva essere creato da una perdita d’acqua o qualcos’altro. E finché non trattiamo quella perdita d’acqua, il buco potrà aprirsi ancora e ancora, mandando in malora migliaia di euro spesi per “fantomatiche tecniche moderne”.

É indispensabile allora che il terapista adotti una visione globale, in modo da capire e interpretare l’origine del dolore.

Con questo non voglio dire che i dolori cervicali non siano importanti.

Oltre a questo bisogna però risalire alla causa del problema.

È indispensabile allora trattare l’individuo dopo un attento approfondimento della Vita della persona (stili di vita, lavoro, sport: tutti dati che servono per capire meglio di cos’ha bisogno la persona) per creare un Trattamento personalizzato, visto che tutti siamo diversi.

Bisogna rendersi conto che la problematica altro non è che una CONSEGUENZA che se trattata a sé stante potrà portare ad usura, alterazioni posturali (iperlordosi, cifotizzazione), e deformazioni ossee (ad es. artrosi, stenosi, ernie, spine ossee, ecc.).

Per risolvere la patologia che causa i problemi cervicali e prevenire nel tempo è utile il Massaggio Posturale Endogeno, una metodica di lavoro che ho sviluppato negli anni. Questa metodica è utilizzabile anche in abbinamento con altri trattamenti, come trattamenti connettivali, massaggio sportivo, osteopatia e macchinari come la pressoterapia. Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie a una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e l’uso delle migliori tecniche di massaggio (connettivale, miofasciale, massaggio trasverso profondo) e della Riflessologia (plantare, viscerale, metamerica).

Il Massaggio Posturale Endogeno permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

Un esempio di lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.
  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con manovre decontratturanti).
  • Può essere inoltre utile il Trattamento del diaframma che è collegato con parti del corpo come la zona lombare (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.
  • Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.

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