Nuoto e mal di schiena. rischi e come risolvere. Nuoto e mal di schiena. rischi e come risolvere.

Mal di schiena e nuoto.

Il mal di schiena è uno dei problemi più diffusi al mondo e il nuoto, praticato da ben 4 milioni di persone solo in Italia, potrebbe non sfuggire a questa eventualità.

Questo sport è stato consigliato per anni dai medici come rimedio per molte problematiche: un esempio è la scoliosi.

Proprio per questo il nuoto è  stato considerato il miglior sport da praticare, dimenticandoci però qual è la differenza fra attività fisica e attività fisica terapeutica.

Vantaggi del nuoto.

L’attività natatoria presenta vari vantaggi dovuti alle proprietà dell’acqua:

  1. Si esegue l’attività fisica in assenza di gravità: questa caratteristica permette al nostro corpo di sopportare carichi gravitazionali ridotti in acqua: questo si può abbassare fino al 90% quando siamo in posizione verticale (in piedi).
  2. Miglioramento della microcircolazione: grazie allo spostamento dell’acqua, si effettua sul nostro corpo una sorta di massaggio, che aiuta nell’eliminazione dei liquidi in eccesso.
  3. Il movimento può essere modulato al meglio: questo porta a sviluppare una tecnica migliore, e quindi un minor numero di infortuni rispetto ad altri sport.
  4. Temperatura dell’acqua: fa aumentare lo sforzo muscolare. Questa caratteristica ci porta a consumare più ossigeno, quindi a consumare più calorie. Calorie che vengono consumate anche grazie alla differenza di temperatura fra il nostro corpo e l’acqua: questo “sbalzo” farà provare al nostro corpo i caratteristici brividi, che per essere eliminati richiederanno uno sforzo maggiore (e quindi ci portano a consumare di più).

Problematiche generali causate dal nuoto.


Al giorno d’oggi, oltre ai benefici i medici evidenziano sempre più problematiche dovute al nuoto (lesioni, mal di schiena, problemi al collo o al dorso o alle spalle), che possiamo dividere nelle prossime sezioni.

Microtraumi ripetuti nel tempo. Questa problematica si può capire facendo dei rapidi calcoli: se prendiamo per esempio un “semi-agonista” che nella sua sessione di allenamento percorre 2,5 km (100 vasche) con 18 bracciate a vasca per 5 volte a settimana eseguirà in un anno 450000 bracciate. Possiamo capire già da questo numero che il numero di movimenti effettuati è alto e può portare a microtraumi per usura alle spalle (senza parlare delle strutture ad esse collegate).

Nuoto e problematiche dorsali. Il gran numero di bracciate effettuate durante nei quattro stili provoca dolori nelle faccette articolari di questa parte della colonna vertebrale. Ricordiamoci sempre che le ossa sono anche punto di arrivo (o di partenza) dei muscoli, e se ci sono problemi in queste strutture sarà più facile riscontrare rigidità muscolare.

Temperatura dell’acqua. La temperatura dell’acqua può essere sia un beneficio (consumo di calorie) ma anche un difetto. Se la temperatura è inferiore ai 28°/30° può portare raffreddamenti e rigidità a livello muscolare e articolare.

Da ricordare che posture errate durante il giorno si ripercuotono nell’allenamento. Se ad esempio il nostro lavoro consiste nel portare pesi, sollevati erroneamente (non tirandoli su con le ginocchia ma con la schiena) ci porteremo in acqua rigidità alla zona lombare, che sarà peggiorata da stili quali rana e farfalla, o nuotando con la tavoletta solo con le gambe e la testa fuori.

Diversi stili provocano problemi diversi alla schiena.

Stile libero (crawl) e dorso aumentano la rotazione dell’asse lombare, provocando carichi a livello della parte terminale del disco.

La rana e la farfalla provocano iperestensione a livello lombare, che crea sovraccarico sulle vertebre (a livello delle vertebre lombari) e conseguente dolore.

Nuoto e problematiche cervicali.

Le problematiche a livello cervicale sono dovute principalmente alla respirazione.

I motivi sono da ricercare al  movimento di rotazione del capo nel prendere l’aria nello stile (crawl) e nell’iperestensione cervicale che si effettua nella rana e nella farfalla. Nel dorso invece i muscoli cervicali sono sotto pressione per mantenere stabile il rachide cervicale.

Come prevenire le problematiche alla schiena nel nuoto?

  • Lo stretching allunga e rende più flessibili le articolazioni e i muscoli, e ritarda l’affaticamento. Fare stretching aiuta ad allungare e rilassare la muscolatura dopo una sessione di allenamento e previene i vari infortuni.
  • Effettuare un buon riscaldamento in piscina. Questo consiglio è valido sopratutto per gli atleti di scuola nuoto, che magari per la mancanza di tempo tendono “a partire subito a razzo”. Un buon riscaldamento aiuterà la vascolarizzazione e l’ossigenazione muscolare (che previene gli infortuni).
  • Bere acqua (sia prima che dopo l’attività) aiuta a prevenire crampi e stimola endorfine che aumentano la soglia del dolore, aiutandoci sia durante la sessione di allenamento che successivamente.
  • Migliorare la tecnica previene gli infortuni (e migliora la performance sportiva). Effettuare molti movimenti “sporchi” provoca a lungo andare maggiori microtraumi a livello delle articolazioni più usate. Sessioni di allenamento personalizzate o in una scuola nuoto possono aiutarvi in questo.

Massaggio Posturale Endogeno.

Il Massaggio Posturale Endogeno  permette di lavorare direttamente sulla causa del problema, grazie all’uso di una valutazione globale sul paziente (per personalizzare il percorso di Trattamenti) e delle migliori tecniche manuali della medicina occidentale e della Riflessologia.

Un esempio di lavoro che viene effettuato all’interno di una seduta è, ad esempio:

  • La prima parte eseguita su zone e aree della colonna vertebrale, addome e piedi: qui si concentrano le maggiori rigidità e problematiche. Le aree e i punti da trattare sono personalizzati.
  • Nel trattamento sintomatico è utile “l’eliminazione” dei Punti Trigger, punti che provocano il dolore, situati nel muscolo (che può essere trattato anche con manovre decontratturanti).
  • Può essere inoltre utile il Trattamento del diaframma che è collegato con parti del corpo come la zona lombare (quindi può essere causa di rigidità dei muscoli di questa zona e provocare come conseguenza il mal di schiena). Respirare meglio può anche aiutarci a migliorare gli stati di stress , donarci un miglior rilassamento generale e migliorare la Nostra Postura.
  • Postura che ovviamente può essere migliorata o corretta con esercizi che, oltre a donarci una migliore elasticità e mobilità, stimolano endorfine con conseguente miglior sopportazione al dolore.

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